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Dossier Svolta epocale per Lamborghini

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    Dossier | N. 15 articoliAuto, tutte le novità e le tendenze

    Svolta epocale per Lamborghini

    È la Lamborghini dei primati e, quindi, la Urus apre realmente un nuovo capitolo nella storia della casa di Sant'Agata Bolognese, il cui contenuto spazia ad ampio raggio. A guardare bene, però, il fatto che sia dedicato a un super suv, per certi versi, non è così eclatante, poiché già negli anni Ottanta la Lamborghini aveva già approcciato il mondo delle ruote alte con la Lm002. Mastondica, muscolosa tanto da essere chiamata anche Rambo-Lambo e iper-motorizzata, era un fuoristrada con tutto il Dna delle Lamborghini di quel tempo. La Urus, denominazione prelevata anche questa volta dal mondo della tauromachia, invece è un suv di alto lignaggio, super-sportivo, tecnologicamente molto raffinato e formalmente attanagliato all’attuale corso stilistico della Lamborghini. Ed è proprio partendo dall’aspetto che la Urus vanta già, a livello generale, un’esclusività. Infatti, ha vesti che ricalcano alla perfezione quelle della concept che ne anticipò la gestazione nel 2012. Ma i motivi per cui la Urus è una pietra miliare nella storia della Lamborghini sono altri e, come accennato, di varia natura.

    In primo luogo, perché introduce in questo casato una vettura con quattro porte e portellone. Una configurazione che unitamente al raffinato abitacolo che accoglie quattro persone, come non capitava dai tempi dell’Espada che però era una granturismo, le conferisce una funzionalità che nessun’altra vettura del Toro ha mai avuto. Poi, perché sconvolge la consolidata tradizione motoristica della Lamborghini e non tanto perché è spinta da un’unità di “appena” 4 litri di origine Audi, ovviamente ampiamente rivista in Emilia, quanto per il fatto che ha un’architettura V8 ed è sovralimentata, per di più da ben due turbo. Come se tutto ciò non bastasse c’è anche il fatto che s’interfaccia con un cambio automatico con convertitore, ovviamente a otto marce, prima di mettere a terra attraverso la trazione integrale i 650 cv di potenza e gli 850 Nm di coppia che è in grado di sviluppare.

    Numeri che, alla fine, si traducono in prestazioni strabilianti per un suv, sebbene di categoria super come viene definito. Infatti, la Urus è il più veloce e scattante suv in circolazione, poiché tocca i 305 all’ora e raggiunge i 100 orari in 3”6, a dispetto sia di una mole XL poiché è lunga 5,11 metri sia di una massa che s’aggira sui 2.100 kg. Quest’ultimo intrecciandosi con la cavalleria produce un rapporto peso/potenza 3,38 kg/cv, mentre il motore ha una potenza specifica di 162,7 cv/l.

    Ma completiamo l’identikit della più rivoluzionaria Lamborghini degli ultimi tempi. La sua carta d’identità riporta che si basa sull’architettura Mlb Evo. È quella che il gruppo Vw, del quale la casa italiana fa parte, ha sviluppato per i suv di grossa taglia: per ora sostiene l’Audi Q7, la Bentley Bentayga e la Porsche Cayenne, ma presto anche la nuova generazione della Touareg. Come tutti questi modelli, la Urus adotta anche le sospensioni pneumatiche a gestione elettronica, integrate da stabilizzatori attivi. Il loro set-up è influenzabile dalle modalità del sistema di configurazione vettura Anima che, però, è specifico.

    Infatti, alle modalità Strada, Sport, Corsa già presenti su altre Lamborghini aggiunge quelle Neve, Sabbia e Terra. Il sistema influisce sia sulla risposta del motore sia su quella dello sterzo, presente anche sul retrotreno. Quest’ultimo, secondo input dell’elettronica e in base alla velocità, indirizza le ruote posteriori in controfase rispetto alle anteriori per incrementare l’agilità e nella stessa direzione per aumentare la stabilità. Inoltre, c’è anche la già nota funzione Ego che permette di settare la reattività del motore, dello sterzo e delle sospensioni secondo il gusto del guidatore, intervenendo con regolazioni specifiche anche sui controlli di gestione del dinamismo e della trazione, nonché influenzando la tonalità con cui si esprime il V8 biturbo. Ed è, ovviamente, ad hoc anche l’impianto frenante composto da dischi carboceramici di grande diametro, che possono fare capolino da cerchi la cui misura può arrivare sino a 23”. Il corredo sviluppato per la Urus è molto sofisticato ed è destinato a imprimere al super suv emiliano tutti i requisiti per essere un’emozionante Lamborghini sull’asfalto, compreso quello racchiuso tra i cordoli di una pista, ma anche disinvolto in off-road. Infine, ecco il prezzo: 206mila, Iva inclusa.

    Ma la Urus non è solo il frutto di un progetto rivoluzionario e consono a tempi in cui la “suvmania” dilaga in ogni ambito. Infatti, scrive la storia della Lamborghini anche a livello industriale e commerciale.

    Infatti, la sua produzione ha richiesto il raddoppio della superficie dello stabilimento di Sant’Agata Bolognese, passata da 80 a 160mila metri quadrati. Contestualmente, il suo avvento ha procurato lavoro a 700 nuovi addetti, ai quali si devono aggiungere quelli dell’indotto che opera nei dintorni dell’azienda. Il risultato finale di questa articolata strategia dalla quale scaturisce il terzo modello Lamborghini, consiste nel raddoppio della capacità produttiva. Infatti, nel 2019 passerà dalle attuali 3.500 a 7mila unità.

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