
La Procura di Roma ha interrogato il generale Emanuele Saltalamacchia, comandante della Legione Toscana dei carabinieri. L’audizione rientra nell’inchiesta sulla fuga di notizie sul caso Consip, in cui risulta indagato anche il ministro allo Sport Luca Lotti, braccio destro del segretario del Pd Matteo Renzi. L’interrogatorio si è svolto nel pomeriggio di oggi alla presenza del procuratore aggiunto Paolo Ielo e del sostituto Mario Palazzi, che stanno definendo il procedimento in cui, tra gli altri, risulta indagato anche Tiziano Renzi, accusato di traffico di influenze illecite.
Il nome del fedelissimo di Matteo Renzi è stato fatto da Luigi Marroni, ex ad di Consip, che ai pm di Roma ha detto di essere stato avvisato dell'inchiesta anche da Lotti. Ai pm ha raccontato che a luglio 2016 «Lotti mi informò che si trattava di un'indagine (quella su Consip, ndr) che era nata sul mio predecessore Casalino (Domenico, il quale risulta stretti rapporti con l'imprenditore Alfredo Romeo, ndr) e che riguardava anche l'imprenditore campano Romeo». Aggiunge che «ho fatto effettuare la bonifica del mio ufficio in quanto ho appreso in quattro differenti occasioni da Filippo Vannoni (presidente di Publiacqua, ndr), dal generale Emanuele Saltalamacchia (comandante Legione Toscana, ndr), dal Presidente di Consip Luigi Ferrara e da Luca Lotti di essere intercettato».
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