Nel 2016 il numero di persone che hanno beneficiato di assegni al nucleo familiare ha subito una flessione per quasi tutte le categorie di lavoratori. Lo segnala l’Inps nell’indagine sulle prestazioni a sostegno della famiglia, pubblicata in mattinata. C’è una sola eccezione: i lavoratori dipendenti del settore privato per i quali si registra un leggerissimo incremento rispetto all’anno precedente.
Le differenze a livello geografico
Analizzando la distribuzione dei beneficiari per area geografica, dall’indagine emerge che nel 2016 la maggior parte dei beneficiari tra i lavoratori dipendenti del settore privato e tra i lavoratori domestici ha lavorato nelle regioni del Nord, mentre le restanti tipologie si sono concentrate nel Mezzogiorno: in particolare il 78,0% dei beneficiari dei lavoratori agricoli si è concentrato nelle regioni del Sud dell'Italia.
L’importo dell’assegno
L’importo medio annuo dell’assegno nel 2016 risulta più alto tra i lavoratori agricoli rispetto alle altre tipologie di lavoratori con un importo medio annuo pari a 1.568 euro, ed è costantemente più alto per il genere maschile, tranne per i pensionati del settore privato per i quali risulta pari a 706 euro/anno per le donne e 490 euro/anno per gli uomini. L'importo medio annuo, inoltre, risulta costantemente più alto per la classe di età “35-44 anni”, fascia in cui si colloca il maggior numero di beneficiari della prestazione e con il numero di componenti il nucleo familiare più alto.
Congedi parentali: +3,24%, trainano i papà
Nel 2016 - continua l’Inps - il numero di beneficiari di indennità di maternità tra i lavoratori dipendenti del settore privato (compresi i lavoratori agricoli), che hanno iniziato nell’anno a percepire l’indennità sono risultati pari a 206.168, segnando un leggero aumento rispetto all’anno precedente (+0,61%), contrariamente a quanto si è verificato per le altre tipologie di lavoratori per le quali si registra un decremento. I lavoratori tra i dipendenti del settore privato che sono stati almeno un giorno nel 2016 in congedo parentale sono 308.682 (+3,24%). La crescita degli ultimi anni, evidenzia l’Inps, è da attribuire principalmente ai padri: la percentuale di uomini sul totale dei beneficiari è passata dall’11% del 2012 al 18,4% del 2016%. Nel 2016 i beneficiari di congedo obbligatorio di paternità sono stati 92.858 (+27,6%), valore probabilmente, nonostante la crescita, ancora da non poter essere considerato “a regime”.
Crescono i permessi per legge 104
Crescono anche nel 2016 i permessi concessi ai lavoratori dipendenti con disabilità grave (legge 104/92) e quelli concessi ai lavoratori dipendenti che prestano assistenza ai loro familiari con disabilità grave. Secondo i dati diffusi dall’Inps, i permessi personali sono stati 51.215 (da 48.746 del 2015), mentre i permessi per familiari sono stati pari a 363.430 (da 342.339 dello scorso anno). Il prolungamento dei congedi parentali e congedi parentali è stato concesso a 48.307 persone (da 44.780 del 2016).
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