10/10 FLAT TAX / Tutte le incognite della tassa unica
La flat tax rischia di essere uno degli slogan trainanti della prossima campagna elettorale, utilizzato per massimizzare il consenso di breve periodo. Gli accesi dibattiti su questo tema non hanno fatto chiarezza su alcuni punti rilevanti quali: il grado di progressività e di equità che perderebbe il nostro sistema fiscale e il presunto contenimento dell’evasione derivante dalla riduzione delle aliquote Irpef. Sgombrando il campo da equivoci e guardando alla sostanza dobbiamo affermare che un certo grado di progressività potrebbe essere mantenuto anche con la flat tax, attraverso detrazioni e deduzioni: tuttavia non si può negare che se ne ridurrebbe l’efficacia e che questa misura penalizzerebbe le classi medie, acuendo le disparità sociali.
D’altro canto, l’aumento dell’aliquota Iva, legato all’adozione di una “flat” uguale per tutte le imposte, rischierebbe di aumentare l’evasione complessiva, di avere effetti regressivi e di non aiutare la già debole ripresa dei consumi. Un nodo centrale è quello della stima della variazione negativa di gettito e della copertura finanziaria. A questo proposito non vanno dimenticate la forte rigidità delle variabili fondamentali della nostra spesa pubblica e le pressioni internazionali che chiedono al nostro Paese un’inversione di tendenza rispetto alla crescita del rapporto debito pubblico/Pil. La “flat” potrebbe non portare benefici neppure in materia di semplificazione e crescita: non è sul fronte delle aliquote che il nostro sistema tributario ha bisogno di modifiche, ma, piuttosto, su quello delle complesse regole per la determinazione degli imponibili e su quello degli adempimenti a carico di cittadini e imprese che attendono da anni una drastica razionalizzazione.
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