5/10 LAVORO / Un mondo alla prova di costi e tecnologia
Berlusconi l’aveva promesso. Renzi e Gentiloni l’hanno realizzato. Ma, per paradosso, quel milione di posti di lavoro non sono un bonus valevole sul mercato politico: non sono stati credibili nella campagna elettorale e non sono “visibili” oggi nella percezione comune di un Paese ad alta diseguaglianza e ancora in difficoltà, pur se in ripresa. Per questo il tema lavoro sarà ancora una volta una delle parole chiave più rilevanti: anche perché lavoro significa giovani, reddito, ruolo sociale, riscatto personale e pubblico, senso della cittadinanza. Significa poi libertà, sia essa libertà dal bisogno come libertà dai padrinaggi di ogni risma. Tutto, insomma. Tutto quanto è fondamentale in una democrazia moderna e prospera.
Il jobs act ha funzionato ma va migliorato. Lavoro e formazione-istruzione ancora non si parlano; mancano programmi di adattamento e strumenti efficaci per dare senso compiuto all’“alternanza scuola-lavoro”. C’è un oceano per programmi politici seri e concreti. Anche perché ormai occorre far dialogare anche uomini e robot e la frontiera tecnologica si è spostata là dove finora solo il cinema l’aveva potuta immaginare. Nel paese più vecchio del mondo la staffetta giovani-anziani non può non essere una priorità: il lavoro è competenza ed esperienza e i senior possono diventare altrettanti tutori di giovani in caccia di segreti del mestiere. È un campo da esplorare.
Lavoro significa anche cuneo fiscale: è il male antico delle buste paga italiane che distanziano in modo anomalo la retribuzione netta del lavoratore dal costo del lavoro lordo a carico dell’impresa. Una soluzione strutturale è auspicabile e possibile ora che l’Italia sta ripartendo e rende disponibili nuove risorse. È un campo importante anche per le parti sociali e per la loro fantasia negoziale.
Infine, il mondo ideale diventa quello dove “lavoro” non è più una parola chiave perché finalmente si è capito che il lavoro si crea con le imprese e con le idee. Quindi nel vocabolario ideale della crescita, alla voce “lavoro” ci sarà scritto: vedi alla voce investimenti.
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