
7/10 WEB E FAKE NEWS / La grande tentazione di adeguare la realtà
La democrazia non è il sistema nel quale il popolo vota per eleggere i suoi rappresentanti: è il sistema nel quale i cittadini informati partecipano alla politica nei modi previsti dalla Costituzione. Se non sono informati, i cittadini non possono compiere scelte consapevoli e, di fatto, non vivono la democrazia. È chiaro che se i cittadini usano prevalentemente mezzi di comunicazione che non sono fatti per distinguere le informazioni documentate da quelle approssimative o inventate è probabile che non sappiano come stanno le cose: sicché le loro scelte rischiano di essere definite più dalla propaganda che dai loro interessi. Dopo le “fake news” che hanno influenzato il referendum sulla Brexit e le elezioni presidenziali americane, le democrazie occidentali si sono accorte che i sistemi mediatici più utilizzati sono meno che perfetti.
Facebook ha deciso di impegnarsi per ridurre il fenomeno delle fake news. Google ha adottato contromisure. Qualche politico è tentato di proporre leggi per bloccare le notizie false in rete col rischio di peggiorare la situazione. Le prossime elezioni italiane saranno una nuova prova per il sistema dei media. E in questo contesto è possibile che gli incentivi a dire la verità agli elettori restino per i politici meno convincenti di quelli che li spingono a dare agli elettori le parole che desiderano.
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