L'alto numero degli accessi per le parlamentarie M5s ha provocato rallentamenti e difficoltà per le operazioni di auto candidatura tanto che il Movimento ha deciso di prorogare fino alle 17 di ieri il termine per le autocandidature. L'annuncio della proroga è arrivato dal M5s sul blog. «Le parlamentarie sono un successo. Tantissime persone stanno partecipando a questa prova di democrazia del M5S unica forza politica che si apre alle persone di buona volontà e le fa votare dai suoi iscritti e non dai capi di partito».
Il blog riferisce che soprattutto nell'ultima ora delle parlamentarie c'è stato un picco di accessi che ha causato rallentamenti al sito e che quindi si è deciso di prorogare i termini per le auto candidature «per poter garantire la più ampia partecipazione». In base alle nuove regole del Movimento tutti gli attuali iscritti per potersi candidare e poter partecipare alle votazioni devono iscriversi alla nuova Associazione Movimento 5 stelle. Per farlo è necessario loggarsi al M5s con le vecchie credenziali di accesso, poi entrare nella pagina di modifica del profilo ed attendere l'accettazione dell'iscrizione alla nuova associazione: solo dopo queste operazioni è possibile presentare la propria auto candidatura da una pagina di modifica del profilo. L'operazione insomma è piuttosto lunga ma, assicurano i 5 stelle, è già accaduto in altre occasioni che l'alto numero di accessi abbia provocato rallentamenti nel sistema.
Sul blog la protesta di alcuni aspiranti candidati
«Not found» è una delle risposta che campeggia sulle pagine a cui dovrebbero accedere gli autocandidati alle parlamentarie e che, per farlo, devono procedere ad una nuova iscrizione al Movimento o da nuovi iscritti o seguendo le procedure per i vecchi iscritti. In rete non mancano la proteste. Sotto il post sul blog M5S che annuncia la proroga dei termini per presentare le proprie candidature, gli aspiranti parlamentari pentastellati si lamentano, chiedono ulteriori proroghe e spiegano che le difficoltà di accesso avvengono da giorni e non solo oggi in prossimità della scadenza dei termini. «Impossibile iscriversi e candidarsi. È impossibile accedere al sito da errore 404 pagina non trovata» scrive Susanna alle 16,30, mezz'ora prima della scadenza della proroga. «Ore 16,27 Niente da fare link per l'iscrizione irraggiungibile. Solita farsa. Mi resta l'amaro in bocca, perché da attivista 5 anni fa mi fu precluso partecipare alle parlamentarie perché non certificato; adesso mi è precluso da un link» si lamenta Arcangelo ed anche Marco lascia scritto: «ciao purtroppo neanche
io da stamattina riesco ad iscrivermi e, nonostante la proroga, la pagina “login” dice sempre che non é disponibile. Credo che serva, una volta risolto il problema, un'altra proroga».
Da Paragone a Carelli, i candidati dalla «società civile»
C’è attesa per conoscere i volti dei futuri candidati, soprattutto quelli che arriveranno dalla cosiddetta società civile: tra i nomi che circolano, soprattutto giornalisti come Gianluigi Paragone (che commenta «se non rose fioriranno, se son stelle brilleranno»), l’ex direttore di Sky Tg24 Emilio Carelli e la “Iena” Dino Giarrusso.Ma si parla anche di Gregorio De Falco, il capitano di fregata che ordinò a Francesco Schettino di risalire a bordo della Costa Concordia durante il naufragio all’isola del Giglio.
Di Maio: senza 40% appello a tutte forze politiche
Se il Movimento 5 Stelle non raggiungerà da solo il 40% dei voti alle elezioni «farà un appello a tutte le forze politiche» perché «convergano su delle
priorità per il Paese». A Udine per un incontro con gli artigiani del Friuli Venezia Giulia, è Luigi Di Maio a ribadire che le piccole e medie imprese «sono fra le
priorità da affrontare nella prossima legislatura». Precisando che su questi temi «e non invece su scambi di ministeri o altro» si può creare una maggioranza e andare dal presidente della Repubblica per un incarico di Governo («io non voglio restare nell'angolo perché so benissimo che le nostre istanze possono trovare ampio consenso nelle altre forze politiche e, se pungolate adeguatamente, la prossima può diventare la legislatura della svolta»). Come «fake news sul mio conto» vengono bollate invece le indiscrezioni sulla presunta non candidatura di Di Maio in un collegio uninominale. «Da dove abbiano preso le informazioni non si sa. Visto che le candidature per gli uninominali ancora non esistono, dato che sono io stesso a poter decidere dove candidarmi e dal momento che intendo farlo». Per l’aspirante premier pentastellato «la campagna elettorale sarà tutta così. I giornali in questi mesi non produrranno altro che disinformazione. Più si capirà che possiamo andare al governo più usciranno notizie false. Noi abbiamo la rete. Usiamola e smascheriamo le loro falsità»
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