Italia

+Europa, con l’adesione di Tabacci si sblocca la questione firme

  • Abbonati
  • Accedi
lista insieme a centro democratico

+Europa, con l’adesione di Tabacci si sblocca la questione firme

Un'assemblea il prossimo 13 gennaio sancirà la nascita della nuova lista frutto dell'intesa tra Emma Bonino e Bruno Tabacci. Nel simbolo, oltre alla scritta «+Europa con Emma Bonino» troverà posto anche l'indicazione «Centro Democratico». Quanto alla sua collocazione, questa verrà decisa dall'assemblea anche se l’area resta espressamente il centrosinistra.

«Grazie alla tua scelta hai reso possibile un'opzione democratica per noi e il Paese: +Europa sarà l'unica lista al voto pienamente europeista». In conferenza stampa è la leader stessa a ringraziare Tabacci che, essendo leader di Centro democratico, in qualità di gruppo già presente in Parlamento ha risolto di fatto la questione delle firme per le liste dei radicali italiani.

Il videoappello di Bonino: firmate per "+Europa" alle elezioni

Rosatellum inaccettabile, combatteremo in ogni Corte
Dice di essersi ritrovata con i suoi compagni «in mezzo alla trappola di una legge discriminatoria», Emma Bonino. «Combatteremo, comunque vadano le cose, contro questo testo in ogni Corte, anche a livello europeo. Il Rosatellum non può essere accettato». Non è affare di ricevere «due-tre collegi, da Casal Pusterlengo a Bagheria inferiore». Il punto denunciato dai radicali a più riprese nei giorni scorsi sta nei problemi della legge legati all’elettorato attivo e passivo. Ma «ci rincuora che in pochi giorni, attraverso le nostre associazioni, abbiamo ricevuto l'appoggio di 375 volontari, 82 autenticatori gratuiti e 11mila persone disponibili a firmare».

Ora in campo un’opzione diversa
Con la scelta di Tabacci che guidò Centro Democratico alle elezioni politiche del 2013 all’interno del cartello «Italia Bene Comune» la formazione di Bonino può «riconquistare piena agibilità politica e parità di accesso alla competizione elettorale con tutte le altre liste. Quello spazio di democrazia e libertà che l'interpretazione irragionevole e incostituzionale data dal Viminale a una norma della legge elettorale oggi ci nega». Secondo i proponenti +Europa sarebbe infatti obbligata a raccogliere almeno 25mila firme in 63 circoscrizioni in pochi giorni, su liste già complete di tutti i nomi dei candidati, sia per il proporzionale sia per l'uninominale. E in caso di apparentamento con altre liste esentate, conclude Bonino, «questi nomi arriverebbero, in tutto o anche in parte soltanto in prossimità della scadenza del deposito delle firme, rendendo impossibile la loro raccolta».

© Riproduzione riservata