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Alitalia, Calenda: a breve la scelta dell’offerta migliore

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IL FUTURO DELLA COMPAGNIA

Alitalia, Calenda: a breve la scelta dell’offerta migliore

Il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda ha annunciato che a breve i commissari sceglieranno l’offerta migliore per Alitalia
Il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda ha annunciato che a breve i commissari sceglieranno l’offerta migliore per Alitalia

Su Alitalia «oggi abbiamo sul piatto tre offerte. Quello che faranno i commissari, già immagino alla fine di questa settimana o all’inizio della prossima, è dire quale di queste offerte è la migliore, quindi con chi si può iniziare a fare la negoziazione in esclusiva». Così il ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, intervistato questa mattina a Radio Capital nel corso della trasmissione Circo Massimo. Calenda ha quindi aggiunto: «io non ho preferenze, per me la questione è molto oggettiva e la valutazione sarà fatta sui numeri».

Il prestito ponte da 900 milioni in questo momento intonso
«Abbiamo fatto un prestito ponte che nell’insieme vale 900 milioni - ha poi ricordato il responsabile dello Sviluppo economico - e che per fortuna in questo momento è intonso perché i commissari hanno lavorato bene, hanno tagliato molti costi, e quindi la situazione è stabile. Però Alitalia non ce la fa da sola - ha aggiunto Calenda -, basta un aumento del prezzo del carburante o anche semplicemente il fatto di entrare nella bassa stagione che si bruciano soldi. Abbiamo bisogno che questa storia di Alitalia trovi una conclusione».

La negoziazione in esclusiva riguarderà anche gli esuberi
La negoziazione in esclusiva, ha spiegato, «riguarderà esuberi, costi per lo Stato e ovviamente la validità di un progetto industriale dal punto di vista delle connessioni aeree. Oggi a noi quello che ci interressa è avere come italiani delle connessioni».

Sull’Ilva: nessuna guerra con Emiliano
Nell’intervento Calenda ha parlato anche del caso Ilva. E ha negato che ci sia stata una guerra con il governatore della Puglia Emiliano.«L’Ilva entro il 2020 può diventare l’acciaieria dal punto di vista ambientale migliore d’Europa, quello che è importante è che si sgomberi il campo dai ricorsi e lo si faccia rapidamente, e ragionando sul merito», ha affermato il ministro. Calenda ha riconosciuto i passi fatti dal Governatore della Puglia e ha precisato di non aver «mai fatto guerra a Emiliano», e che lui e il sindaco di Taranto hanno sempre avuto porte aperte al Ministero: «l’importante è chiedere cose che si possono fare, stare sul merito delle cose, se si sta sul merito non c’è nessuna preclusione. Siamo istituzioni che si parlando, le questioni personali sono fuori dal tavolo sempre», ha sottolineato.

“Trumpiana” l’idea di Grasso di abolire le tasse universitarie
Infine, un commento alla proposta di Grasso di abolire le tasse universitarie. Secondo Calenda, non funziona, in quanto la proposta «si caratterizza come un supporto fondamentale alla parte più ricca del Paese, credo che l’abbia costruita in modo erroneo. Oggi sono già esentati di fatto gli studenti con redditi bassi dalle tasse universitarie, se le metti a carico della fiscalità generale stai dicendo che anche i redditi bassi che non hanno figli a scuola devono pagare per mandare in molti casi persone che hanno reddito medio a scuola. È l’opposto di quello che Liberi e Uguali vuole fare, è una cosa trumpiana. Immagino che in queste ore la stia riguardando e vedendone bene le contraddizioni». Per il ministro dello Sviluppo economico è invece interessante la proposta, avanzata dale segretario del Pd Matteo renzi, di un salario minimo. «Il salario minimo è un ragionamento interessante, utile e importante», è una «proposta seria che manca nel programma del centrosinistra», ha affermato Calenda. «Oggi abbiamo un problema, non solo l’occupazione ma anche salari, che possono crescere se si avvicinano al posto di lavoro», ha continuato il responsabile dello Sviluppo economico, sottolineando che per questo questa proposta «va articolata in maniera che si capisca, che non è un altro reddito ma la costruzione di un nuovo sistema per supportare i reddito».

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