Attilio Fontana viene definito da alcuni suoi compagni di partito della Lega Nord come un leghista “democristiano”, cioè uno capace di avere buone relazioni di governo senza però dimenticare il territorio da cui proviene. Ma soprattutto Fontana, classe 1952, è un uomo del Carroccio della prima ora, che nel 2006 ha saputo fare un passo indietro dall'incarico di presidente del Consiglio regionale per candidarsi a diventare sindaco di Varese, per due mandati. Questo gesto viene ricordato in via Bellerio per sottolineare quanto riesca a rispondere alle leggi e alla regole di partito. E come quindi meriti di essere premiato.
Da Varese si è affermato sul territorio regionale grazie alla sua esperienza come presidente dell'Anci Lombardia, per cui viene ricordato come un uomo pratico e efficiente, capace di parlare sia con gli amministratori di centrodestra che con quelli di centrosinistra.
Fontana è un avvocato. Nonostante questa carriera “diplomatica” nelle stanze del potere lombardo, non disdegna i raduni di Pontida e di se stesso dice di essere ancora “un rozzo leghista”.
La sua candidatura ai vertici del Pirellone, che verrà confermata questa sera alle 19 in via Bellerio, sede della Lega Nord a Milano, viene vista come pragmatica e efficace. Non sono sorti dubbi nel centrodestra che di fronte al suo nome potrebbe essere preferito dagli elettori un altro sindaco, Giorgio Gori, candidato del centrosinistra, ora alla guida della città di Bergamo.
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