Italia

Scontro sui vaccini, Salvini: toglieremo obbligo. Lorenzin:…

  • Abbonati
  • Accedi
verso il voto

Scontro sui vaccini, Salvini: toglieremo obbligo. Lorenzin: estremismo dell’incompetenza

«Cancelleremo norme Lorenzin. Vaccini sì obbligo no. E via la tassa assurda sulle sigarette elettroniche». Dopo il pressing per l’abolizione della legge Fornero sulle pensioni (cavallo di battaglio storico della Lega), la cui abolizione dovrebbe comparire nel programma ufficiale del centrodestra Matteo Salvini rilancia su twitter oggi un altro punto del suo programma elettorale: l’abolizione dell’obbligo vaccinale per accedere alle scuole d’infanzia e primarie, appunto. Lo scorso novembre la Corte costituzionale ha bocciato il ricorso presentato dalla Regione Veneto, guidata dal leghista Luca Zaia contro l’obbligo vaccinale a scuola.

Lorenzin a Salvini: estremismo dell’incompetenza
L’obbligo è stato introdotto per quest’anno scolastico su iniziativa della ministra della Salute Beatrice Lorenzin, non a caso la prima a replicare alla sortita di Salvini. «La Lega sui vaccini mostra di essere peggio che populista. Ma di perseverare nell'estremismo dell'incompetenza» ha detto la ministra, che ha aggiunto: «La posizione di Salvini e di altri massimi esponenti della Lega che oggi dichiarano come primo provvedimento di voler abolire l'obbligatorietà vaccinale, è uguale a quella del Movimento 5 stelle. La Lega gioca per qualche voto in più sulla salute degli italiani, sulla salute dei nostri figli. L'Italia va vaccinata dagli incompetenti».

Romani (Forza Italia) a Salvini: sì obbligo è tutela salute figli
Tutto lascia pensare che la sortita di Salvini non sia stata concordata con Forza Italia, che in Parlamento contribuì a modificare il testo, votando alla fine il provvedimento. Oggi il capogruppo di Fi Paolo Romani ha ribadito: «Noi abbiamo esaminato con grande attenzione il provvedimento inizialmente proposto dalla ministra Lorenzin introducendo delle modifiche significative come la consultazione delle famiglie. Abbiamo ridotto il numero dei vaccini obbligatori da 12 a 10 ma abbiamo ritenuto di mantenere il dato dell’obbligatorietà tenendo conto anche dei dati dell'Oms sull'immunità di gregge. Su alcune patologie la popolazione italiana è ancora molto lontana dalla soglia dell'Oms. E' anche per questo che abbiamo deciso di essere d'accordo con l'obbligatorietà.

Renzi: destra va indietro su vaccini e lavoro, noi avanti
Immediata oggi anche la presa di posizione del leader Pd Matteo Renzi, che in un tweet ha stigmatizzato l’uscita di Salvini, insieme a quella di Berlusconi contro il Jobs act: «Berlusconi torna indietro sul lavoro. Salvini torna indietro sui vaccini. La destra italiana di oggi è questa qui. Noi vogliamo andare #avanti. Per l'Italia, senza paura».

M5s: basta bufale, noi chiari
«Nonostante il tentativo di screditarci a colpi di bufale, sul tema dei vaccini la nostra posizione è assolutamente chiara, scritta nero su bianco da tempo e l'abbiamo ribadita ovunque. Siamo favorevoli ai vaccini ma contrari al decreto Lorenzin, che impone l'obbligo in luogo della raccomandazione, un modello, quest'ultimo, adottato in molti Paesi europei nei quali il livello delle coperture vaccinali è assolutamente ottimale». Così la senatrice del MoVimento 5 Stelle Paola Taverna.

La nuova normativa
In base alla legge approvata lo scorso luglio i vaccini obbligatori passano da 4 a
10, e saranno indispensabili per l'iscrizione a scuola. L’obbligo vale per l'iscrizione ad asili nido e scuole materne, nella fascia d’età 0-6 anni, ma riguarda, con modalitò diverse, anche elementari, scuole medie e primi due anni delle superiori, fino cioé ai 16 anni. Le vaccinazioni obbligatorie sono 10: antipoliomielitica, antidifterica, antitetanica, antiepatite B, antipertosse,
antiHaemophilus influenzae tipo b. Queste vaccinazioni diventano obbligatorie «in via permanente». Altre 4 sono invece obbligatorie «sino a diversa successiva valutazione» dopo una verifica triennale: antimorbillo, antirosolia, antiparotite,
antivaricella. Senza vaccinazione non si accede agli asilo nido. Viene garantito comunque l’accesso alla scuola elementare e media ma in questo caso i genitori inadempienti devono pagare una sanzione da 100 a 500 euro.



© Riproduzione riservata