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1/10 Le 10 emergenze dei giovani / Migliora l'occupazione: ma resta il…

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    verso le elezioni

    Giovani, le 10 emergenze che la politica non può ignorare

    Neet, esodo dei laureati all’estero, invecchiamento della popolazione. La “questione giovanile” dovrebbe essere in cima alle agende dei programmi per le elezioni del 4 marzo, ma per ora si sono registrati pochi annunci (e ancora meno proposte). Come si favorisce il ricambio generazionale nelle nostre aziende? Come si evita la fuga all’estero dei nostri talenti? Perché siamo tra i paesi Ocse con il minor numero di laureati? Abbiamo provato a evidenziare dieci emergenze, con altrettante domande per i candidati.

    1/10 Le 10 emergenze dei giovani / Migliora l'occupazione: ma resta il record negativo dei Neet

    Oltre 100mila occupati in più in un anno e il debutto di un bonus assunzione che punta a creare 423mila posti di lavoro. Il 2018 si è aperto con due notizie positive per i giovani italiani, insieme al calo del tasso di disoccupazione (-7,2% in un anno tra gli under 25), ma i ritardi del nostro Paese sullo scacchiere europeo restano evidenti. Abbiamo il record di certo non invidiabile dei Neet (giovani che non lavorano e non studiano): nel 2017 i giovani dai 15 ai 29 anni in questa condizione erano 2,2 milioni, uno su quattro in questa fascia di età, e quasi 400mila in più rispetto al 2008. Il tasso di disoccupazione giovanile, pur essendo sceso rispetto al picco di qualche anno fa, resta sempre oltre la soglia di guardia, al 32,7%, il doppio rispetto alla media europea del 16,2 per cento.

    La domanda: Quali strategie potrebbero essere messe in campo per far giocare ai giovani un ruolo più decisivo nel mondo del lavoro?

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