Il Comune di Sesto San Giovanni (Milano) ha deciso di intitolare una via all’ex presidente del Consiglio, Bettino Craxi, e un giardino al politologo Gianfranco Miglio, considerato come uno degli ideologi della Lega Nord. La strada intitolata a Craxi sarà quella tra via Fiorani e viale Marelli mentre per Miglio è stata scelta l'area verde ricompresa tra via Lovati, via Fratelli di Dio e via Molino Tuono.
«L'intitolazione di una via a Craxi - ha dichiarato Roberto Di Stefano, sindaco di Sesto - è innanzitutto il riconoscimento a un politico e rappresentante delle istituzioni del nostro Paese che iniziò il proprio percorso a Sesto San Giovanni come dirigente locale della sezione del Psi».
Nella delibera della giunta, l’amministrazione cita anche l’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il suo appello a «non sacrificare la figura di Craxi sul solo discorso sulle responsabilità dell'onorevole sanzionate per via giudiziaria». Per quanto riguarda Gianfranco Miglio, «è stato un importante giurista e politologo del recente passato - si legge - Un innovatore che, prima di ogni altro, ha intuito l'importanza del federalismo e della sussidiarietà come valorizzazione dei territori».
Il capogruppo Fi: Milano tributi riconoscimento a Craxi
La scelta di intitolare una via al leader socialista, morto ad Hammamet (Tunisia) dopo una doppia condanna per corruzione e finanziamento illecito, ha scatenato le polemiche con l’opposizione di centrosinistra di Sesto San Giovanni. Esponenti di Forza Italia chiedono però che Milano faccia una scelta simile, intitolando a sua volta una via pubblica a Craxi a diciotto anni dalla morte.
«Mi auguro che la sinistra si renda conto dell'importanza del personaggio storico - ha scritto in una nota il capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino, Gianluca Comazzi - e metta da parte i suoi mal di pancia, tributando quanto prima a Bettino Craxi i riconoscimenti che merita. Oggi restano una placida apertura da parte del sindaco Sala e le titubanze dell'intera maggioranza». Anche Stefania Craxi, figlia di Bettino, è intervenuta da Hammamet con una nota dove invita il sindaco Sala a «seguire l’esempio di Sesto». Il Sole 24 Ore non è riuscito a raggiungere Roberto Di Stefano per un commento.
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