Partito Democratico
Il Pd chiede di ridiscutere una serie di parametri che regolano i vincoli di finanza pubblica. In particolare, si chiede di superare i criteri di calcolo fondati sul deficit strutturale» (oggetto ogni anno di trattative sulla sua definizione) e output gap, e di applicare una regola aurea che liberi gli spazi per gli investimenti pubblici.
IL NODO
La declinazione pratica dipenderà dall’esito della riforma della governance dell’Eurozona avviata da Juncker.
Centrodestra
Il terzo punto del programma del centro-destra è intitolato «Meno vincoli dall’Europa», pronuncia un secco «no alle politiche di austerità» e chiede una «revisione dei trattati europei». Nel programma trova spazio anche la riduzione del surplus dei versamenti annuali al bilancio Ue, e il «recupero di sovranità» attraverso la prevalenza della Costituzione italiana sul diritto comunitario.
IL NODO
Vincoli e relazioni finanziarie con la Ue non sono soggetti a decisioni unilaterali.
Movimento 5 Stelle
Nel programma esteri del Movimento 5 Stelle c’è un capitolo sull’«Europa senza austerità», nel quale si prospetta un’alleanza fra i Paesi dell’Europa del Sud per superare le politiche di austerità e rigore e ottenere una «riforma profonda» dell’Unione europea.
IL NODO
La proposta deve essere definita nei dettagli e difficilmente può essere accompagnata dall’ipotesi di referendum sull’euro considerata «extrema ratio» in caso di mancato successo.
Liberi e Uguali
Liberi e Uguali chiede di accantonare il Fiscal Compact e di cancellare la riforma del pareggio di bilancio contenuta nell’attuale articolo 81 della Costituzione. Tra le proposte c’è poi quella di spingere su una maggiore «condivisione dei rischi», attribuendo al Fondo salva-Stati il ruolo di assicurazione dei debiti sovrani.
IL NODO
Finora ogni forma (anche minima) di mutualizzazione si è scontrata con il «no» dei Paesi del Nord.
© Riproduzione riservata