Partito Democratico
La sconfitta al referendum, esito che va rispettato, non ha cancellato la necessità di semplificare il nostro sistema istituzionale. Per il Pd restano necessari due interventi: superamento del rapporto fiduciario bicamerale e voto ai 18enni anche per il Senato; ritocco al Titolo V per fare più chiarezza nei rapporti tra Stato e Regioni almeno in alcune materie cruciali come sanità e infrastrutture.
IL NODO
Anche se l'intervento proposto è limitato rispetto alla riforma Boschi, si tratta comunque di modifiche che necessitano di un’ampia maggioranza in Parlamento.
Centrodestra
Si punta all’elezione diretta del presidente della Repubblica, alla riduzione dei parlamentari e all’introduzione del vincolo di mandato. Quanto al federalismo, si dice che deve essere «responsabile» e armonizzare «la maggiore autonomia prevista dal titolo V e già richiesta da alcune regioni».
IL NODO
Da una parte si parla di federalismo responsabile, dall’altra di “rafforzamento delle autonomie locali”. Enunciazioni generiche per capire il reale modello proposto.
Movimento 5 Stelle
Si punta a puntuali modifiche di parti circoscritte della Costituzione. Tra le priorità stop ai vitalizi; riduzione dei parlamentari e tetto di due mandati; stop ai cambi di casacca; introduzione dei referendum propositivi e senza quorum; nuova legge elettorale: sistema proporzionale con circoscrizioni di ampiezza media e preferenze. Infine voto ai 16enni e taglio degli enti inutili.
IL NODO
Si tratta di interventi cospicui che però richiedono maggioranze parlamentari molto larghe.
Liberi e Uguali
No a riscritture complessive della Costituzione. Sì a revisioni circoscritte nello spirito dell’articolo 138 come la riduzione dei parlamenatri, il rafforzamento degli istituti di democrazia diretta e la riscrittura dell’articolo 81 con il principio della golden rule al posto del pareggio di bilancio. Leu propone una legge ettorale che metta al centro la rappresentanza e restituisca ai
cittadini la scelta degli eletti.
IL NODO
Le proposte non affrontano il nodo della governabilità.
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