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2/4 I fondi di categoria

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    Assistenza sanitaria integrativa: le alternative

    Le varie forme di assistenza sanitaria integrativa a confronto: dalle polizze ai fondi categoriali, al welfare aziendale

    2/4 I fondi di categoria

    Tra i primi a far diventare la sanità integrativa materia da contratto nazionale di lavoro con la costituzione di fondi sanitari bilaterali, ci sono i dirigenti dell’industria: negli anni ’70 un accordo di Confindustria e Federmanager fece infatti nascere il Fasi. Da allora si sono avviate riflessioni in molte categorie di industria, servizi e artigianato da cui sono nati numerosi fondi negoziali. Si è mossa in modo diverso l’industria bancaria, dove predominano i fondi aziendali.

    La platea

    Oggi è forse più difficile trovare i contratti nazionali che non abbiano previsto un Fondo sanitario, rispetto a quelli che ne hanno istituito uno. Secondo una ricognizione del dipartimento contrattazione della Cisl, sono 7 milioni i lavoratori coperti dalla sanità integrativa dei circa 50 fondi di origine contrattuale, nei diversi comparti.

    La bilateralità

    I fondi sanitari integrativi sono una delle espressioni della bilateralità, allo stesso modo in cui lo sono stati, in precedenza, i fondi previdenziali, il primo pilastro del welfare negoziale. Sono costituiti da associazioni datoriali e sindacati. Ognuno ha uno statuto che ne regola l’iscrizione, la contribuzione e le prestazioni e propri amministratori: questo garantisce autonomia a categorie e sindacati, ma la frammentazione è anche un elemento di debolezza, perché dirotta risorse ed energie in molti più rivoli di un fondo plurisettoriale. Proprio per questo gli artigiani hanno scelto la via di un unico fondo, Sanarti, in cui confluiscono diverse categorie e che prevede, tra l’altro, anche l’iscrizione del datore di lavoro.

    Industria

    Storicamente un caso molto significativo è quello del Faschim, istituito da Federchimica e Filctem, Femca e Uiltec, che hanno tracciato la strada della costituzione dei fondi sanitari nella contrattazione nazionale nell’industria. L’iscrizione è volontaria e avviene con un contributo annuo ripartito tra azienda (252 euro)e lavoratore (36). Alcuni fondi prevedono anche la possibilità di estendere la copertura ai familiari. I meccanici, in questo caso, rappresentano l’esempio più importante. Con l’ultimo rinnovo, Federmeccanica e Fiom, Fim e Uilm, con Metasalute, hanno previsto l’iscrizione al fondo a totale carico dell’azienda, con la possibilità, per il lavoratore, di chiedere gratuitamente l’estensione della copertura ai familiari fiscalmente a carico. A crearsi un fondo ha pensato anche la Federazione Gommaplastica che ha istituito con Filctem, Femca e Uiltec il FasG&P che prevede, per l’iscrizione, un uguale contributo di azienda e lavoratore. Tra gli ultimi arrivati va senza dubbio citato Sanimoda ,istituito nell’ultimo rinnovo da Smi Federazione tessile moda, Assocalzaturifici, Aimpes (pelli), Anfao (ottica), Assospazzole, Assoscrittura e Assogiocattoli: l’iscrizione dei lavoratori, qui, è obbligatoria e automatica, finanziata con un contributo base a carico delle aziende.

    L’evoluzione del portafoglio

    Il portafoglio dei servizi offerti è in continua evoluzione per tutti i fondi. Prendiamo a titolo di esempio, uno dei maggiori, il Fondo Est, istituito da Confcommercio, Fipe e Fiavet e Filcams, Fisascat e Uiltucs. Nel piano sanitario vi sono cure e protesi odontoiatriche, visite specialistiche, ricoveri, interventi chirurgici che rappresentano, mediamente servizi offerti da tutti, con ovvie differenze per convenzioni e coperture. Fondo Est, tra le prestazioni ha inserito anche il Pacchetto maternità e il rimborso totale di lenti e occhiali.

    I VANTAGGI
    La diffusione / Fondi di ampio raggio

    Dopo le prime esperienze innovative degli anni Settanta , i fondi sono ormai diffusi ad ampio raggio. Sono circa 7 milioni i lavoratori che hanno una forma di sanità integrativa attraverso un numero molto significativo di fondi

    La copertura / L’evoluzione
    Il pacchetto di prestazioni che sono garantite dai fondi è in continua evoluzione e comprende oramai molte tipologie di cura con la possibilità di estensione delle prestazioni anche ai familiari dei lavoratori che sono coinvolti

    I LIMITI
    La frammentazione/ Il nodo costio
    Uno degli scogli alla funzionalità dei fondi contrattuali può essere, talvolta, la frammentazione fra categorie che può accrescere i costi di gestione e creare debolezza nell’offerta delle prestazioni che vengono garantite agli iscritti

    L’estensione / Il perimetro
    In tutti i fondi è possibile l’iscrizione dei familiari fiscalmente a carico, ma questa opzione ha un costo per motivi di bilancio. Il fondo dei metalmeccanici, invece, prevede l’estensione gratuita delle coperture ai familiari

    (di Cristina Casadei)

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