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Erdogan in visita a Roma: scontri tra polizia e manifestanti

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CITTÀ BLINDATA

Erdogan in visita a Roma: scontri tra polizia e manifestanti

In mattinata l’incontro con il papa in Vaticano. Poi quello con il presidente della Repubblica. Nel pomeriggio, dopo il pranzo al Quirinale, il vertice con il premier Paolo Gentiloni, per poi tornare in Turchia in serata. È stata un’agenda ricca di appuntamenti quella del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, in visita oggi a Roma in una città blindata . Per proteggere il leader di Ankara dal rischio di attentati e tenere lontane le proteste annunciate sono stati mobilitati 3.500 agenti. Aree off limits, bonifiche a tappeto, reparti speciali in campo .

Il sit-in di protesta a Castel Sant’Angelo e gli scontri con la polizia
Un manifestante è rimasto ferito nel corso degli scontri a Castel Sant’Angelo durante il sit-in di protesta indetto dalla Rete Kurdistan Italia contro la visita del presidente turco in Italia. La polizia, in tenuta antisommossa, ha caricato nuovamente i manifestanti per farli indietreggiare. Due i fermati. Al vaglio degli investigatori anche le immagini riprese dalla polizia scientifica per identificare i partecipanti ai disordini.

L’incontro con Mattarella, colloquio rispettoso e franco
Un colloquio «rispettoso e franco». Questo è stato il tono delle conversazioni odierne al Quirinale tra Mattarella ed Erdogan. A quanto si è appreso sono state ribadite le tradizionali posizioni, quella italiana in linea con quella della Ue, dei due Paesi sui principali temi in agenda. I rapporti bilaterali sono buoni e rimane fermo l’interesse dell’Italia che il dialogo con Ankara prosegua.

L’incontro con il papa durato una cinquantina di minuti
In mattinata Erdogan è stato ricevuto in udienza dal papa. Francesco gli ha donato un medaglione raffigurante un angelo e ha spiegato: «Questo è un angelo della pace che strangola il demone della guerra». Sul tavolo dell’incontro con il pontefice, la questione di Gerusalemme, dopo che gli Usa hanno spostato l’ambasciata da Tel Aviv a Gerusalemme, riconoscendo in questo modo Gerusalemme capitale d’Israele. Nel corso del colloquio, ha riferito la sala stampa vaticana, «sono state evocate le relazioni bilaterali tra la Santa Sede e la Turchia e si è parlato della situazione del Paese, della condizione della Comunità cattolica, dell’impegno di accoglienza dei numerosi profughi e delle sfide ad esso collegate». Poi Erdogan ha visitato la basilica vaticana insieme con la moglie.

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