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Vigili del Fuoco, sì al nuovo contratto: aumenti medi da 257 a…

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Vigili del Fuoco, sì al nuovo contratto: aumenti medi da 257 a 355 euro

In media, un aumento in busta paga da oltre 84 euro mensili: tanto vale il nuovo contratto del comparto Vigili del Fuoco soccorso pubblico e difesa civile per il triennio 2016-2018 siglato questa mattina a Palazzo Vidoni a Roma dopo un'attesa durata 9 anni. Presenti, oltre al sottosegretario Angelo Rughetti, delegato dal Governo a seguire la trattativa, anche i ministri competenti Marco Minniti (Interno) e Marianna Madia (Funzione pubblica), che ha annunciato il via libera al documento contrattuale con un tweet: «Firmato il nuovo contratto anche per i Vigili del Fuoco. Continuiamo a lavorare per mantenere gli impegni presi. #RiformaPA».

Fondo per la specificità al debutto
All'incremento base della parte fissa della retribuzione - pari al 3,48% in linea con gli altri comparti della Pa - si sommerà un ulteriore avanzamento stipendiale legato un nuovo istituto retributivo destinato ad assorbire gran parte delle risorse aggiuntive, pari a 87 milioni di euro, che il Governo ha destinato al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco nell'ambito del riordino delle carriere. Il personale dei Vigili del Fuoco vedrà poi crescere la retribuzione accessoria grazie alle ulteriori risorse che la legge di Bilancio 2018 (Fondo per la specificità), ha destinato al potenziamento dei servizi operativi anche del Comparto dei vigili del fuoco e del soccorso pubblico (l'assegno di specificità, che correla l'aumento di stipendio alla funzione e all'anzianità di servizio).

In arrivo anche gli arretrati
A regime, spiega una nota diffusa dal Viminale, il trattamento complessivo per il personale non direttivo e non dirigente (i cosiddetti pompieri) vedrà un aumento medio mensili di oltre 257 euro lordo (da un minimo di 167 per i ragazzi più giovani, vale a dire con meno di 14 anni di anzianità, ad un massimo di 407 euro). Per il personale direttivo (cioè i capisquadra e chi svolge compiti di coordinamento) e i dirigenti sono invece previsti incrementi medi mensili lordi pari a 355 euro (con una “forbice” che va da 201 a 437 euro). A questi vanno aggiunti gli arretrati, pari a 450 euro per i non direttivi, 691 euro per i direttivi e 1.464 per i dirigenti.

Rughetti: aumenti già nella busta paga di marzo
Il nuovo contratto di lavoro per i Vigili del Fuoco comprende nello specifico «tre provvedimenti diversi, perché un Dpr deve recepire l'intesa, un Dpcm deve assegnare 10 milioni per servizi operativi e un altro Dpcm dovrà distribuire 87 milioni di euro previsti per il riordino delle carriere» ha spiegato il sottosegretario Rughetti a margine dell'incontro tra le parti. Il tavolo negoziale che ha portato a termine la trattativa «ha operato su tre ambiti specifici contratto in senso stretto, riordino delle carriere e servizi operativi. La parte sulle carriere è alla bollinatura della Ragioneria dello Stato, quindi tendenzialmente da qui a un mese il tutto dovrebbe essere risolto; invece il Dpcm da 10 milioni e il contratto andranno insieme a Palazzo Chigi e penso che anche questi entro un mese dovrebbero diventare operativi, entrando nelle busta dei dipendenti già a marzo».

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