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Visco: ridurre npl ma senza effetti destabilizzanti

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L’ASSIOM FOREX A VERONA

Visco: ridurre npl ma senza effetti destabilizzanti

Il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco (foto Ansa)
Il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco (foto Ansa)

«La riduzione dei crediti deteriorati è necessaria per ridurre i rischi e i costi di finanziamento delle banche. Va ottenuta con interventi che tengano conto delle condizioni di partenza, siano sostenibili e non producano effetti prociclici potenzialmente destabilizzanti». Lo ha detto il Governatore di Banca d’Italia, Ignazio Visco. Il governatore della Banca d’Italia è intervenuto alla seconda e ultima giornata del 24mo Congresso Assiom Forex, annuale convegno degli operatori dei mercati finanziari, al Cattolica Center di Verona. All’incontro è intervenuto anche, nel pomeriggio, Pier Carlo Padoan. Tanto il governatore di Bankitalia quanto il ministro dell’Economia hanno messo in evidenza la necessità di continuare sul cammino delle riforme. «Il processo di riforma sta dando i suoi frutti - ha detto Padoan -. Questo processo deve continuare vigorosamente sia in termini di nuove riforme che di riforme già in corso che devono essere implementate».

Visco: preoccuparsi per riforme non per fine Qe Bce
Nell’intervento di questa mattina il governatore ha utilizzato sette volte la parola “riforme”. Secondo Visco, infatti, occorre preoccuparsi della «credibilità e dell’efficacia delle riforme e del processo di riduzione dell’incidenza del debito sul prodotto» e «non della normalizzazione della politica monetaria» della Bce. «Le condizioni finanziarie resteranno accomodanti», ha sottolineato il governatore, e quando ci sarà un rialzo dei tassi «la nostra economia non ne risentirà se le politiche economiche nazionali avranno saputo consolidare la ripresa in atto e la nostra crescita sarà in linea con quella del resto dell’area».

Calo debito non va ritardato
Il calo del debito pubblico non va ritardato, ha continuato Visco. Una diminuzione «tangibile e continua dell’incidenza del debito sul Pil non deve essere ritardata». Visco ha ricordato che «la riduzione dei tempi di rientro richiede innanzitutto disciplina di bilancio». Altro messaggio che Visco ha indirizzato all’opinione pubblica è che le riforme strutturali volte a innalzare il potenziale di crescita dell’economia «sono essenziali».

Netta accelerazione Pil, in 2018 vicino a +1,5%
Intanto il motore dell’economia italiana ha ripreso a girare. «In Italia il Pil ha nettamente accelerato nel 2017», ha ricordato il governatore, «secondo il quale «dai mesi estivi gli investimenti hanno segnato un’accelerazione» e quest’anno «la crescita del Pil dovrebbe proseguire a un ritmo prossimo all’1,5%, restando al di sopra dell’1% nel prossimo biennio».

Padoan: possibile +2% Pil con investimenti pubblici
Secondo Padoan, l’Italia può raggiungere una crescita superiore al 2% «se gli investimenti pubblici e i programmi che abbiamo in cantiere» possono essere realizzati. Il ministro ha ricordato come «gli investimenti pubblici sono
limitati non dalle risorse, le risorse ci sono ma gli investimenti non vengono attivati per carenza di progettualità e per le strozzature amministrative. Si possono rimuovere e si possono fare», ha concluso Padoan.

Boccia (Confindustria): esito elezioni non limiti ruolo Italia su riforme Ue
Al convegno è intervenuto anche il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia. «Dopo la campagna elettorale ci sono due incontri importanti in Europa con i capi di Stato, uno è sulle riforme europee - ha sottolineato -. Dobbiamo evitare che eventuali debolezze, dovute all’esito elettorale, depotenzino il co-protagonismo italiano e non dobbiamo lasciare solo a Germania e Francia le riforme europee».

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