Italia

Cantone: su Anac e Codice degli appalti tesi surreali sotto elezioni

  • Abbonati
  • Accedi
alla luiss

Cantone: su Anac e Codice degli appalti tesi surreali sotto elezioni

Il tema dell'anticorruzione «sta diventando materia di campagna elettorale e c'è chi dice che l'Anac sta bloccando il Paese». In sostanza «si sta propagando la logica della tela di Penelope, pronti a sfilare quello che era stato fatto. E questo avviene anche sul Codice degli appalti,un dibattito surreale». È l’opinione d’insieme (non tenera) fatta dal presidente dell'Anac Raffaele Cantone, oggi a un seminario organizzato alla Luiss per l’avvio della prima edizione del Master universitario di secondo livello in compliance e prevenzione della corruzione. «Questo meccanismo deriva dall'ignoranza di cosa siano l'anticorruzione, le tematiche della trasparenza e lo stesso Codice degli appalti, c'è una tesi politica secondo cui deve essere abolito. Ma per fare cosa? Il Codice, che peraltro ha molte norme che non sono ancora entrate in vigore, può senz'altro essere modificato o migliorato. Ma chi parla di abolire, deve dire per fare cosa».

Severino: mancano norme su lobbismo e finanziamento dei partiti
Paola Severino, rettore della Luiss e ex ministro della Giustizia, insieme al presidente dell'Anac Raffaele Cantone e al coordinatore delle attività economiche e ambientali dell'Osce, Vuk Žugić, ha presentato la prima edizione del Master universitario. «Mai come negli ultimi quindici anni l'Italia è stata così impegnata contro la corruzione e nessuno degli ultimi tre governi dal 2012 ha dimenticato questo tema», secondo Severino. Cosa manca ancora? «Mancano soprattutto una normativa sul lobbismo e una sul finanziamento ai partiti».

Voluto dalla Luiss e dall'Anac, il Master fornisce competenze giuridiche e manageriali rivolgendosi a una platea di professionisti come manager e imprenditori, operatori del mondo bancario e finanziario, amministratori aziendali, avvocati, funzionari pubblici e poi laureati in giurisprudenza, economia, scienze politiche. «In Italia - ha detto Severino - manca una normativa sul lobbismo per distinguere il lobbismo lecito dal traffico di influenze illecite». Reato, quest'ultimo, introdotto su spinta dell'Ocse proprio quando Severino era ministro. «Quando lasciai, l'impegno era che il parlamento avrebbe provveduto a completare il quadro con un legge sul lobbismo. Non si tratta di una legge difficile da fare. La Commissione Ue ne ha una che prevede, per esempio, l'iscrizione a un registro. Se ne potrebbe fare una più pregnante prevedendo l'obbligo di segnalare i costi che si sostengono e il contenuto delle attività che si svolgono. C'è poi una norma più difficile da scrivere, ma altrettanto necessaria che è quella sul finanziamento dei partiti».

Inchiesta rifiuti, 900 ore registrazioni al setaccio

Vigilanza Anac solo su ecoballe, non su Sma
Quanto al settore rifiuti in Campania «la vigilanza collaborativa dell'Anac con la Rezione riguarda solo gli appalti per lo smaltimento delle ecoballe. Non abbiamo vigilanza collaborativa sulla Sma» e quindi sui lavori dello smaltimento dei fanghi. In precedenza Raffaele Cantone era stato interpellato dai cronisti a margine del seminario, circa il quadro emerso dall’inchiesta di Fanpage.it e ora all’esame della magistratura. «Su Sma - ha spiegato Cantone - non abbiamo un ruolo attivo. Abbiamo fatto un'ispezione con la Guardia di finanza un po' di tempo fa a seguito di una segnalazione e abbiamo girato tutto alla procura di Napoli». Cantone è tornato anche sui contenuti dei video pubblicati qualche giorno fa. «Quei filmati, che per altro mi destano perplessità per il metodo con cui sono stati realizzati, dimostrano che dove non ci sono regole, dove ci sono gli affidamenti diretti, a farla da padrone è la criminalità organizzata».

© Riproduzione riservata