Il leader della Lega Matteo Salvini lancia messaggi a Bruxelles e al Pd. «Stiamo lavorando, entro aprile qualunque sia il governo c’è una manovra economica da preparare», spiega prima di partecipare al Centro Congressi Palazzo delle Stelline a Milano alla prima assemblea dei parlamentari del Carroccio appena eletti. Nella conferenza stampa al termine dell’incontro lancia un messaggio al Pd, che lunedì riunirà la direzione del partito che sancirà le dimissioni di Renzi dalla segreteria. «Il Pd dopo Renzi? Spero siano a disposizione per dare una via d’uscita al paese, a prescindere da chi uscirà dalle primarie». Quindi un appoggio dem anche a un governo di centrodestra? «Se tutti dicono che al centro c’è il lavoro, su questo il nostro programma ha proposte concrete e realizzabili», risponde il leader del Carroccio.
Replica Pd: Lega governi con chi ha suo programma
Ma da Largo del Nazareno la chiusura è immediata. «Il senso di responsabilità lo devono avere tutti e la nostra risposta al richiamo di Mattarella è scontata, ma i primi a essere richiamati alla responsabilità sono quelli che hanno avuto il mandato dagli elettori e vinto le elezioni. La Lega non si nasconda dietro a pretesti e costruisca le condizioni per un governo con chi ha i suoi stessi programmi e toni». Questa la replica del capogruppo Pd Ettore Rosato all'apertura di Matteo Salvini.
Salvini: presenteremo subito manovra con meno tasse
Ma il primo messaggio che Salvini lancia è destinato a Bruxelles, che all’indomani del voto del 4 marzo ha più volte messo in evidenza la necessità per l’Italia di mantenere dritta la barra sulla riduzione del debito pubblico. «Leggo che Bruxelles vuole nuove tasse, noi presenteremo una manovra alternativa fondata sul contrario: meno tasse. A Bruxelles - osserva ancora - saranno contenti perché tutti sono contenti se l’Italia cresce».
«O c'è governo politico o altre elezioni»
Un altro tema: lo scenario post voto. A chi gli chiede un opinione sull’ipotesi di tornare al voto nel caso in cui nessuno riusca a formare un nuovo governo dice: «Senza un nuovo governo si torna a votare? Una cosa alla volta. Sicuramente non si fanno pastrocchi». Salvo poi aggiungere: «O c’è un governo o la parola torna agli italiani. Io farei domattina una legge elettorale che dà un premio alla coalizione o al partito più votato. Ma credo poco ai governi tecnici a tempo per fare una o due riforme, che rischiano di essere al servizio di Bruxelles». E sulla ipotesi di Salvini premier interviene Umberto Bossi: «Può farlo se ha l’appoggio di Berlusconi», sottolinea il fondatore della Lega.
«Presidenti Camere riflettano voto, non contrario M5S»
Salvini è contrario ad affidare la presidenza di uno dei rami del parlamento al M5S? Risposta del segretario della Lega: «Perché dovrei essere contrario? Per le presidenza di Camera e Senato sarà nostro dovere incontrare e ascoltare tutti. Sarà mio dovere chiamare tutti i segretari per proporre una gestione condivisa, democratica e rispettosa del voto popolare. Vediamo se gli altri hanno nomi e cognomi, io non parto da nomi e cognomi ma parto dalla scelta degli italiani di domenica».
L’euro? «Di irreversibile c’e' solo la morte»
Segue la richiesta di un commento sulle parole del presidente Bce, Mario Draghi, che ieri ha definito «irreversibile» la moneta unica, Salvini replica: «Di irreversibile c’è solo la morte, altre cose irreversibili non ne conosco. Se questa moneta non funziona si può mettere in discussione».
No a gruppi unici del centrodestra, ci prepariamo come Lega
Quanto poi alla formazione di gruppi parlamentari unici con il resto della coalizione di centro destra, Salvini chiarisce: «No, leggo tante fantasie sui giornali, adesso ci prepariamo come Lega. La coalizione è quella conservatrice, poi ascolteremo tutti».
Reddito di cittadinanza? Non daremo reddito a chi sta a casa
Infine, un passaggio sulla proposta di un reddito di cittadinanza, avanzata dai Cinque Stelle in campagna elettorale. «Noi sicuramente non proporremo il reddito per qualcuno che sta a casa - chiarisce Salvini -, la nostra idea non è l’assistenza, noi siamo per la crescita e per il lavoro, non per l’assistenza».
Zaia: io premier alternativo a Salvini? Non esiste
All’incontro milanese partecipa anche il presidente del veneto Luca Zaia. «Il candidato è Salvini - spiega -, se qualcuno me lo chiede è una richiesta sprecata. Ringrazio tutte le manifestazioni di stima, ma non esiste. Io mi occupo di Veneto e autonomia». Sulla premiership, «la partita è assolutamente chiusa, non abbiamo alternativa, ce n’è una e basta».
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