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1/7 I papabili alla guida del Pd / Graziano Delrio, il renziano…

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    I NUOVI EQUILIBRI

    Da Delrio a Giachetti, i sette papabili alla segreteria Pd post Renzi

    Il Pd chiude oggi l’era Renzi, con la direzione del partito che ha reso ufficiali le dimissioni del segretario dopo la sconfitta alle elezioni del 4 marzo. Al vicesegretario e ministro uscente dell’Agricoltura Maurizio Martina il compito di traghettare da reggente il partito verso l’assemblea nazionale, che si dovrebbe tenere intorno alla metà di aprile. Sarà quella l’occasione in cui si apriranno i veri giochi per la successione di Renzi: i delegati decideranno se eleggere già in quella sede un nuovo segretario o se affidare a delle primarie la scelta del nuovo leader. Ecco i nomi che girano già da oggi dalle parti del Nazareno, la sede del Pd.

    1/7 I papabili alla guida del Pd / Graziano Delrio, il renziano indipendente che può ottenere il via libera della minoranza

    È considerato una soluzione di compromesso, una figura equidistante tra renziani e minoranze che potrebbe fare la differenza all'interno di un partito che, dopo la sconfitta del 4 marzo, è sempre più caratterizzato da malumori ed equilibri precari. È vicino al segretario uscente - è stato prima Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio poi ministro delle Infrastrutture nel suo esecutivo - ma ha anche criticato la sua linea, soprattutto nel momento in cui si è consumata la scissione a sinistra che ha portato alla nascita di LeU. È considerato un “renziano indipendente”. I renziani, che possono contare sulla gran parte dei mille delegati, puntano a farlo eleggere direttamente dall'assemblea, e tenerlo in sella fino al 2021. Delrio ha il sostegno anche del ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini.

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