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Ordine pubblico, arrivano 7mila agenti

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SICUREZZA

Ordine pubblico, arrivano 7mila agenti

Tra questure, comandi provinciali dell’Arma e della Guardia di Finanza, i primi arrivi sono attesi a giorni. Lo sblocco del turn over tra le forze di polizia lancia nel 2018 un piano di impieghi senza precedenti. Lo aveva detto il ministro dell’Interno, Marco Minniti, già a fine 2017: «Nella legge di stabilità abbiamo stabilito due cose molto importanti per le forze di polizia: la ripresa del 100% del turn over in cinque anni, dopo un lungo blocco, e, per la prima volta dopo molto tempo, la ricostruzione delle piante organiche delle forze dell’ordine con un piano quinquennale che andrà a coprire i vuoi dell’organico».

NELLE QUESTURE DUEMILA POLIZIOTTI IN PIÙ
Nuove unità nelle questure, sul totale di 7mila agenti previstI dal Piano di potenziamento 2018 (Fonte: elaborazione Il Sole24 Ore su dati ministero dell'Interno)

Quest’anno sono oltre 7mila agenti immessi sul territorio. Al comando del generale Giovanni Nistri, i nuovi carabinieri in servizio sul territorio saranno 2.950 più 292 marescialli. La Polizia di Stato, guidata dal prefetto Franco Gabrielli, vedrà altri 2.817 agenti in azione. E le fila della Gdf, diretta dal generale Giorgio Toschi, saranno rinforzate con 1.447 finanzieri neoassunti. Una boccata d’ossigeno dopo anni di progressiva riduzione degli organici.

Le procedure operative
Ogni forza di polizia segue le proprie pianificazioni d’intesa con i dicasteri di riferimento - l’Economia per la Guardia di Finanza, la Difesa per l’Arma, l’Interno per la Polizia di Stato - e il coordinamento del Viminale guidato da Marco Minniti. I carabinieri, per esempio, saranno impiegati via via in ragione delle esigenze di organico e soprattutto di quelle operative dei reparti. La Polizia di Stato ha destinato oltre il 70 per cento delle nuove risorse alle questure. Il resto degli agenti in arrivo - circa 800 - andranno invece agli uffici di specialità (Stradale, Ferroviaria, Postale, Frontiera) agli istituti di istruzione, ai servizi tecnico-logistici, agli ispettorati e il Cen (centro elettronico nazionale) di Napoli.

Nuove risorse per il territorio
L’obiettivo strategico e prioritario resta tuttavia il controllo più capillare del territorio. Il «Piano dei potenziamento 2018/2019» definito dal dipartimento di Pubblica sicurezza indica la tabella di marcia per i poliziotti. Gli agenti saranno immessi in quattro fasi: ad aprile (619), ottobre (740), novembre (276)e febbraio dell’anno prossimo (1.182). Le questure con maggiori fabbisogni coperti sono Roma (130 in totale), Milano - con esclusione del commissariato di Monza - (70 unità), Napoli (104), Palermo (60), Brescia (50). Ma va notato anche (si veda il grafico a fianco) come la Lombardia sia in testa tra le regioni per il numero di immissioni (258) seguita da Lazio (193), Emilia Romagna (191), Sicilia (188) e Campania (182). Del resto, nonostante l’andamento generale dei reati in calo, aumentano le esigenze di pubblica sicurezza e di controllo del territorio: si diffonde la microcriminalità, le tensioni sociali nelle periferie sono in crescita, la percezione di insicurezza non si abbassa. E si moltiplica l’ostilità contro le forze dell’ordine: on line si trova persino un blog con l’articolo «Consigli utili per chi deve sottrarsi al controllo della legge. Come evitare posti di blocco e altri controlli stradali. Guida pratica per ridurre il rischio di essere beccati per strada».

I criteri di ripartizione
Gli incrementi di personale per le singole questure sono stati determinati guardando all’andamento degli organici. Proprio alcuni giorni fa il prefetto Gabrielli aveva notato: «C’è stata una stagione dove si immaginava che poliziotti, carabinieri e finanzieri fossero troppi» e così è scattato il blocco del turn-over. «Questo ci ha falcidiati molto. Abbiamo oggi organici ai limiti» e «il problema – sottolinea il capo della Polizia – non è solo quello di essere pochi ma molto spesso di essere vecchi». Molti sono i reparti e gli uffici dove in media l’anagrafe dichiara 50 anni di età, più o meno. Negli stessi documenti illustrativi del piano dei potenziamenti emerge questo dato. Il 30% dei rinforzi, infatti, andrà alle 50 questure con il personale più anziano: in ballo ce ne sono 27 con un età media dai 48 ai 50 anni e 23 dai 47 ai 45 anni.

Arrivano i “Moving team”
Sono in fase di definizione finale, infine, squadre di poliziotti di pronto intervento - Moving team - specializzate in attività info-investigative e destinate a delitti con elevata violenza, particolare allarme sociale o indagini molto complesse.

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