Italia

CsC: nel primo trimestre 2018 aumento del Pil superiore al quarto trimestre…

  • Abbonati
  • Accedi
IL REPORT SULLA CONGIUNTURA

CsC: nel primo trimestre 2018 aumento del Pil superiore al quarto trimestre 2017

(foto Agf)
(foto Agf)

La produzione industriale italiana è in crescita (+0,3% acquisito nel primo trimestre), la fiducia di imprese e consumatori resta vicina ai massimi pre-crisi, il Pmi composito aumenta (57,5 nel primo bimestre). Ciò è coerente con un incremento del Pil nel primo trimestre superiore a quello di fine 2017 (+0,3% nel quarto). Lo prevede il Centro studi di Confindustria nella Congiuntura flash, pubblicata oggi.

L’espansione mondiale si rafforza nel primo trimestre 2018
L’espansione mondiale - si legge nel report - si rafforza nel primo trimestre 2018, tuttavia, alcune tensioni si stanno materializzando, in particolare debolezze nel settore finanziario internazionale e aumento del protezionismo, minacciando un rallentamento della crescita. In particolare in Italia, l’export e gli investimenti trainano, sostenuti dagli incentivi; recuperano anche le costruzioni. A inizio 2018 i giudizi sugli ordini interni di beni di investimento sono saliti al massimo pre-crisi e un supporto viene, dopo anni, anche dal credito alle imprese in rafforzamento (+1,9% annuo a gennaio), con costo ai minimi e esofferenze bancarie in calo.

Consumi contenuti zavorra per crescita economia
Nota dolente i consumi che continuano a mostrare «una bassa espansione che ha zavorrato la crescita italiana nel 2017. In particolare, quelli pubblici sono rimasti piatti, la spesa delle famiglie è cresciuta dell’1,3%. Perciò il Pil italiano (+1,5%) è aumentato meno che in Francia, Germania e Spagna. A inizio 2018, però, la dinamica del monte salari in Italia resta ben al di sopra dell’inflazione, che frena. È trainata dallo slancio delle retribuzioni, derivante dai rinnovi contrattuali nel pubblico impiego; anche l’occupazione continua ad aumentare, sebbene a un passo più lento (a gennaio +0,1% su dicembre). Ciò sostiene i bilanci delle famiglie italiane e migliora le prospettive per i consumi.

Stimolo monetario Bce resta necessario
Lo stimolo monetario Bce, sottolinea CsC, rimane necessario: tassi a zero ancora a lungo e Qe fino a settembre (30 miliardi al mese), pur avendo eliminato a marzo la possibilità di un nuovo aumento nel ritmo degli acquisti. L’indagine segnala che nell’area euro la crescita è forte e diffusa nei primi mesi del 2018 con gli indicatori qualitativi a livelli record. Ma produzione industriale (-1% a gennaio) e vendite al dettaglio mostrano un indebolimento; la dinamica dei prezzi al consumo è ulteriormente scesa (+1,1% annuo a febbraio), per la frenata di quelli alimentari, molto sotto l’obiettivo del +2%.

Migliorano deficit e debito, cruciale per fiducia mercati
Un passaggio dell’indagine riguarda i conti pubblici. Il deficit pubblico italiano nel 2017 è sceso all’1,9% del Pil (0,2 punti meno dell’obiettivo del Governo; 2,5% nel 2016). È diminuito, pur rimanendo molto elevato, anche il debito pubblico (131,5% del Pil). Ciò, osserva CsC, è cruciale per mantenere la fiducia degli investitori.

Fino ad ora nessun contraccolpo dalle elezioni sui mercati
Infine, nessun contraccolpo, finora, dalle elezioni italiane sui mercati finanziari. CsC sottolinea che il BTp è sceso al 2,01% a marzo (da 2,11%) e lo spread sul Bund a 139 punti (da 145); la Borsa è in lieve flessione dal picco di inizio anno, ma resta sui massimi di fine 2017; l’euro continua a oscillare intorno a 1,23 sul dollaro.

© Riproduzione riservata