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IL DIALOGO CON IL CENTRODESTRA

Su blog e social network i mal di pancia della base M5S: «E l’inciucio è fatto»

La forzista Maria Elisabetta Alberti Casellati è stata eletta presidente del Senato anche con i voti di M5S (foto Afp)
La forzista Maria Elisabetta Alberti Casellati è stata eletta presidente del Senato anche con i voti di M5S (foto Afp)

Il dialogo tra M5S e il centrodestra che ha portato gli uni a sostenere il candidato degli altri alle presidenze delle Camere, e viceversa, ha destato più di un mal di pancia nella base dei Cinque Stelle. Il dissenso alla linea dettata dal leader politico Luigi Di Maio, e sostenuta dal fondatore del Movimento Beppe Grillo, si è palesato su blog e social network, i due canali che nella filosofia pentastellata hanno preso il posto delle vecchie sezioni di partito, all’insegna di una democrazia, dal punto di vista grillino, più partecipata.

L’ombra dei troll e il sostegno degli attivisti alla linea Di Maio
Avvertenze: il rischio di troll, ovvero di qualcuno che si inserisce nella comunità virtuale e orienta attraverso messaggi provocatori il normale svolgimento della discussione, c’è, ed è dietro l’angolo. Senza dimenticare che questi spazi di discussione sono utilizzati anche da chi la linea di dialogo con Salvini, e per ora indirettamente con Berlusconi, la sostiene, in linea con un principio della “cara e vecchia” realpolitik: per quanto abbia ottenuto un importante risultato alle elezioni del 4 marzo, è il ragionamento, il Movimento non ha la maggioranza per governare e, quindi, per realizzare le misure che ha promesso in campagna elettorale.

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Il blog cartina di tornasole degli umori degli attiviti M5S
Il Blog delle Stelle è la cartina di tornasole dell’umore degli attivisti, uno dei canali in cui trova spazio il dissenso. «Non fate il governo con la Lega, altrimenti alle prossime elezioni prenderemo il 15% - avverte Rosario -. Andiamo ad elezioni nuovamente». «Il centrodestra è compatto nel farci credere di non esserlo. ocio!!!!!», sottolinea Massi.

«Con Casellati è stato un compromesso. Non facciamo troppi giri di parole!»
A pesare è la scelta di sostenere Elisabetta Casellati, forzista della prima ora, alla presidenza del Senato, lei molto vicina all’avversario politico di sempre, Silvio Berlusconi. «Gli italiani non vogliono più sentire parlare di compromessi!!! - ricorda Giovanni -. Però qui i compromessi bisognerà farli e già quello della Casellati lo è! Non facciamo troppi giri di parole!». Gianluca sbotta: «Il mercato delle vacche non mi piace». Cristina pone dei paletti: «Nè con Renzi, nè con Berlusconi - scrive -. Con una parte del Pd, sempre che ce ne sia una non renziana ma neanche franceschiniana per capirci, e con Leu ci si può ragionare, se ci sono i numeri. Con la Lega di Salvini e al limite FdI (se i numeri bastano no anche alla Meloni che si porta dietro le Santanchè e i La Russa) ci si può ragionare, ma, ripeto, assolutamente no a Berlusconi e a Renzi.
Se non è possibile, nuova legge elettorale e subito al voto».

«Lo sdoganamento di Salvini da parte di Grillo è una battuta?»
Vincenzo gioca la carta dell’ironia. E scrive: «Anche Beppe Grillo: “.... di Salvini ci si può fidare!” È in queste battute che riconosco veramente di nuovo Grillo! Spero tanto che lo sia stata!». «Ogni ragionamento sul prossimo governo - avverte Paolo - deve tener conto di uno scenario futuro in cui i due partiti che hanno vinto le elezioni, M5S e Lega, tenderanno ad assorbire l’elettorato di partiti in decadenza, rispettivamente Pd e Forza Italia, e quindi alleanze, tipo Lega-Forza Italia, e M5S-Pd, risulterebbero fatali alla novità di un rinnovamento politico e un fallimento per la realizzazione del programma promesso agli elettori». Vincenzo chiarisce con poche parole come la pensa su un governo con l’appoggio del centrodestra: «Se farete un governo con ministri berlusconiani - avverte -,il mio voto ve lo scordate». «Scusate ma il reddito di cittadinanza è uscito dal programma?», si domanda Pier Luigi.

«Quando il diavolo ti accarezza è perché vuole la tua anima». Un altro canale in cui si manifestano i mal di pancia grillini è facebook, e in particolare il profilo del leader politico del Movimento. «Se c ’è Salvini - scrive Valentina - io non voterò mai più 5 stelle in vita mia...ma scherziamo?non è che se si è vinto in due..opposti in tutto si fa il calderone...piuttosto rivotiamo...o cerchiamo convergenza sui punti con il pd...che anche se oggi è il demone è stato l unico governo decente degli ultimi 20anni!!!..non mistificate la realtà....». Mario ricorre a un consiglio da vecchio saggio: «Attenzione il governo con la Lega è un trappolone, quando il diavolo ti accarezza è perchè vuole la tua anima». E aggiunge: «Gigi ricordati che sx e dx sono la stessa cosa, hanno sempre fatto finta di litigare per spartirsi il Potere, non credere che la lega e Salvini siano qualcosa di diverso, il progetto del Potere è solo quello di distruggere i 5 stelle soprattutto per via mediatica , il movimento è il loro vero nemico ed avversario da abbattere». «Avete consegnato la seconda carica dello stato all’autrice della legge ad personam - scrive Luca -, la stessa che parlava di colpo di stato nei confronti di Berlusconi e toghe rosse. Ovviamente questo non è uno scambio di poltrone perché in 5 anni avete capito come funziona la politica e vi siete ambientati bene. Che bella la vostra #honestà».

Commenti anche su Twitter. «E l’inciucio è fatto»
Ancora social, questa volta twitter, e in particolare il profilo del Movimento. «Mettere una sua fedelissima come seconda carica dello Stato è proprio il modo migliore (per zittire Berlusconi sottinteso», commenta NemoDomine. «E l’inciucio è fatto. Vergogna», aggiunge Darien. «Ma veramente vi bullate per questo scambio di poltrone in puro stile Prima Repubblica?», chiede Jack. Alessandro: «Anche al Senato avete eletto una vostra punta di diamante! Ah no... è una fedelissima di Berlusconi! Pardon!!». Ironia, ancora ironia. Una soluzione, in certe situazioni, tra le più taglienti.

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