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2/9 M5S/Fraccaro, fedelissimo di Di Maio e custode del piano-tagli

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    i capigruppo in parlamento

    Da Giorgetti a Toninelli, da Delrio a Gelmini: ecco la nuova mappa del potere nei partiti

    Con l'elezione dei capigruppo è ormai completa la nuova geografia del potere all'interno dei principali partiti. Chi è uscito male dalle elezioni – Pd e Forza Italia – è andato incontro a un repentino e robusto rinnovamento del proprio gruppo dirigente (è il caso degli “azzurri”) o è ancora in mezzo al guado (è la fotografia del Pd). Chi invece è uscito vittorioso dal voto non ha potuto che confermare la propria prima linea: così è accaduto nel Movimento Cinque stelle e nella Lega che hanno messo il sigillo sulle loro squadre vincenti, in continuità con la precedente legislatura, pur promuovendo le figure nuove che si sono affermate nel duro periodo della campagna elettorale.

    2/9 M5S/Fraccaro, fedelissimo di Di Maio e custode del piano-tagli

    Uomo-ombra di Di Maio, il giovane veneto Fraccaro è stato a un passo dal diventare presidente di Montecitorio. Resta comunque uno degli uomini più influenti del Movimento. Nella scorsa legislatura, Fraccaro era l'unico pentastellato a sedere nell'ufficio di presidenza della Camera. E lì ha studiato tutti i dossier caldi per il Movimento: dal taglio dei costi del Parlamenato alla riforma dei vitalizi. Sarà sicuramente uno dei parlamentari-chiave della legislatura per il partito di Grillo e Casaleggio.

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