Crescono le presenze nelle città d'arte italiane, e di pari passo aumentano anche gli ingressi a musei e monumenti, che archiviano un 2017 da record registrando per la prima volta oltre 50 milioni di visitatori. L'incremento che emerge dai dati presentati da Centro Studi Turistici di Firenze e Assoturismo-Confesercenti in occasione del lancio della 22a Borsa del Turismo delle 100 Città d'Arte, in programma a Bologna dal 18 al 20 aprile, conferma l'onda lunga di crescita del turismo nel Belpaese (l'unico passo indietro risale al 2012, l'anno più duro della crisi), con quasi 13 milioni di visitatori in più sul 2010. Roma si conferma la regina dei monumenti, con 21 milioni di visitatori nel 2017, +66% sul 2010.
Spesi per vacanze culturali oltre 13 mld nel 2017
A trainare l'industria turistica nazionale sono le città medio piccole, che custodiscono gran parte del nostro patrimonio artistico e culturale. Il trend di crescita sostenuta riguarda sia degli arrivi (43,8 milioni, il 2,3 milioni in più del 2016) che delle presenze turistiche (115,3 milioni, +4,5 milioni sullo scorso anno). La parte del leone la fanno i mercati esteri: i visitatori stranieri rappresentano oltre il 60% delle presenze turistiche nelle città d'arte, ed hanno speso per le loro vacanze culturali circa 13,9 miliardi di euro nel solo 2017. Si tratta del 38,3% della spesa complessiva dei turisti stranieri in Italia. I visitatori di altri Paesi che vengono in Italia per motivi culturali spendono ogni giorno il 27% in più: 133 euro rispetto ai 105 euro della media di tutti i turisti stranieri.
Crescita boom per Matera e Napoli
Secondo le stime Cst per Assoturismo Confesercenti, gli oltre 5.500 borghi italiani hanno registrato lo scorso anno 22 milioni di arrivi e 95 milioni di presenze, per una spesa turistica complessiva stimata in circa 8,2 miliardi di euro, di cui il 54,8% dovuta a turisti stranieri. Anche nel caso dei piccoli borghi, come per le città d'arte, sono proprio i visitatori che vengono da fuori l'Italia a dare il maggior contributo alla crescita: le presenze turistiche di stranieri nei borghi sono salite del 30,3% tra il 2010 ed il 2017, contro un calo del -5,4% per i turisti italiani. Tra le principali località di interesse, a registrare la performance migliore è stata Matera, patrimonio Unesco dal 1993 e Capitale Europea della Cultura per il 2019, con un aumento boom del 176% delle presenze negli ultimi sette anni, dovuto soprattutto alla domanda straniera (+216%). Nella top 5 delle città d'arte a maggior crescita turistica seguono Napoli (+91,3% sul 2010), Verona (+62,7%), Padova (+55,6%) e Bologna (+55%).
Roma si conferma regina dei monumenti
La crescita di arrivi e presenze nelle città d'arte va di pari passo con la crescita dei visitatori nei musei, monumenti e aree archeologiche statali. Nel 2017 sono aumentati del 10,8% raggiungendo la quota record di 50 milioni. Un incremento straordinario, che corona anche in questo caso un periodo di lunga crescita: dal 2010 al 2017 i visitatori di musei e monumenti sono stati 12,9 milioni in più, con un aumento sia dei visitatori paganti (+55%) che non paganti (+20%). In salita anche gli introiti dei musei che, al lordo della quota spettante al concessionario del servizio biglietteria, sono quasi raddoppiati, passando dai 104,5 milioni di euro realizzati nel 2010 ai 194 milioni del 2017 (+85,6%). Roma si conferma regina dei monumenti, con 21 milioni di visitatori nel 2017, in crescita del 66% rispetto a sette anni fa. Seguono Firenze (6,5 milioni, +32% sul 2010), Pompei (3,4 milioni, +47%), Napoli (2,6 milioni +45%) e Torino (1,3 milioni, +44%).
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