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Salvini: governo di centrodestra guidato da noi. Di Maio: così…

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consultazioni al quirinale

Salvini: governo di centrodestra guidato da noi. Di Maio: così si va al governissimo o al voto

(Sintesi VIsiva)
(Sintesi VIsiva)

Il diario del secondo giro di consultazioni al Qurinale per la formazione del nuovo esecutivo vede il Centrodestra «pronto a formare un governo forte e di lunga
durata con un premier indicato dalla Lega'», come spiega il leader della Lega Matteo Salvini, dopo il colloquio con il capo dello Stato Sergio Mattarella insieme a Berlusconi e Meloni. «Basta con veti e tattiche di M5s» aggiunge. Ma una battuta a sorpresa dell'ex premier contro i grillini («non sanno l'Abc») mette a rischio la compattezza della coalizione: «Parole non nostre», sottolinea la Lega. Ma Di Maio chiude: «No a un governo con Fi, così si va a governissimo o voto». E chiede a Berlusconi di farsi da parte. Domani mattina le consultazioni si concluderanno con il presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, e i presidenti delle Camere, Roberto Fico e Elisabetta Casellati.

    Salvini: 49% possibilità nuovo voto, governo ci sarà

    Le possibilità che si torni a votare sono pari al «49%. Sono ottimista, penso che un governo ci sarà e non si tornerà al voto». Lo dice Matteo Salvini, a “Quinta
    colonna” (Rete 4), al termine di una giornata che lo ha visto guidare la delegazione del centrodestra sul Colle per le consultazioni del capo dello Stato Sergio Mattarella.

    Bergamini (FI) a Di Maio: 5 mln elettori non si spostano di lato

    Unico ostacolo al cambiamento è Di Maio che vuole mantenere lo stallo per paura di governare. 5 milioni di elettori non si spostano di lato, si rispettano». Lo
    scrive su Twitter Deborah Bergamini, deputata e responsabile comunicazione di Forza Italia.

    Giorgetti (Lega): battutaccia Berlusconi su M5S ha dato assist a stop di Di Maio

    «La battutaccia poco felice e inopportuna di Berlusconi ha dato occasione a Di Maio per respingere in blocco l'offerta che il centrodestra aveva fatto un'ora prima. Era un passo in avanti verso la soluzione di una crisi che gli italiani ci chiedono». Così in una intervista a “Porta a Porta” (Rai 1) che andrà in onda stasera il vicesegretario e capogruppo alla Camera della Lega Giancarlo Giorgetti.

    Martina (Pd): basta teatrino M5s-centrodestra

    «A maggior ragione dopo le dichiarazioni di oggi sia del centrodestra che del Movimento 5 Stelle viene da dire: basta con il teatrino. Basta veti, personalismi e tira e molla tra loro. Dicano chiaro se sono nelle condizioni di governare il Paese oppure no». Lo dice il segretario reggente del Pd, Maurizio Martina, riferendosi allo scambio polemico tra M5S e centrodestra sul ruolo di Forza Italia in vista della formazione di un nuovo Governo.

    Governo, Lega: battuta finale di Berlusconi non condivisa, no a veti

    «I veti non ci piacciono a prescindere dalla provenienza. Non era condiviso e non lo sarà mai da parte nostra un no al dialogo con il Movimento 5 Stelle, seconda forza politica in Parlamento. Le parole finali di Berlusconi oggi al Colle non rispecchiano la posizione della Lega, né quella del centrodestra che oggi si è espresso in maniera unitaria e concordata». Così in una nota il capogruppo della Lega al Senato Gianmarco Centinaio, riferite alla battuta sul deficit di democrazia del M5S pronunciata da Silvio Berlusconi parlando con i cronisti dopo le consultazioni sul Colle.

    Di Maio: centrodestra diviso, battutaccia Berlusconi indizio di speranze nel Pd

    «È chiaro che la coalizione di centrodestra è tuttora divisa, perché mentre il leader della Lega apriva al M5S, con una battutaccia nei nostri confronti Berlusconi ha dimostrato che il centrodestra stesse sperando in questo momento nel Pd». Così il capo politico del M5S Luigi Di Maio, al termine delle consultazioni, riferendosi in particolare al’invito rivolto poco prima dal leader di Forza Italia ai giornalisti perchè imparino «a distinguere i veri democratici da chi non conosce l'abc della democrazia...». Un apprezzamento poco gradito da Di Maio.

    Siria, Di Maio: a fianco degli alleati ma in un'ottica di pace

    «Abbiamo ribadito e ribadisco qui che la nostra intenzione al Governo di questo aese è restare al fianco dei nostri alleati e consigliarli in un'ottica di pace, prima di tutto», ha chiarito il leader del M5S parlando della situazione siriana al termine delle consultazioni con il Capo dello Stato. «È chiaro anche – ha proseguito Di Maio - che la fine del conflitto in Siria non sarà determinato dalle vittorie militari ma dalla diplomazia, da una soluzione politica che, come candidato presidente del Consiglio, ho intenzione di sostenere appieno ell'interesse delle istituzioni nazionali ed europee».

    AFP PHOTO / Tiziana Fabi

    Di Maio: incomprensibile posizione Lega

    «La Lega dice due cose: o il governissimo o vuole tornare al voto. Un'ipotesi - sottolinea Di Maio - da scongiurare ma della quale non abbiamo paura, non abbiamo niente da perdere, ma se ne deve prendere la responsabilità di fronte a tutto il Paese», ha proseguito il leader M5S al termine delle consultazioni al Colle.

    Di Maio: Berlusconi si metta di lato, se no impossibile governo con FI

    «Noi lavoreremo il più possibile per creare una maggioranza di governo ma con condizioni compatibili con i nostri valori e la nostra storia». Lo afferma il capo
    politico del M5S Luigi Di Maio al termine delle consultazioni. «Non riteniamo come sia possibile che a distanza di sette giorni si chieda quest'apertura impossibile», spiega ancora Di Maio facendo riferimento a Silvio Berlusconi. «C'è solo una soluzione per sbloccare questo stallo e investe Silvio Berlusconi: deve mettersi di lato e consentire la partenza per un governo di cambiamento.
    Altrimenti l'unica risposta è che non riteniamo possibile un governo del M5S con Fi», sottoliea ancora Di Maio.

    Di Maio, Berlusconi deve mettersi di lato, impossibile governo con Fi

    Di Maio: c'è sinergia ma così Lega porta o a governissimo o a voto

    «Con la Lega è inutile dire che c'è una sinergia istituzionale che ha permesso di rendere operativo il Parlamento immediatamente», ma il Carroccio «deve prendersi sue responsabilità perché sta dicendo che o che vuole fare un governissimo che non ci vede assolutamente d'accordo o che vuole tornare al voto, ipotesi che scongiuriamo ma di cui non abbiamo paura e su cui non abbiamo niente da perdere». Così Luigi Di Maio, leader del M5s, parlando al termine delle consultazioni al Quirinale.

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