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Dossier Mercato interno in ripresa

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    Dossier | N. 16 articoliRapporto Design

    Mercato interno in ripresa

    Prima la sorpresa. Ora la certezza. La domanda interna di arredo certifica, alla terza risalita consecutiva, la definitiva inversione di tendenza. Dopo anni di calo consecutivo tra il 2007 e il 2014 – con una domanda interna crollata del 40% – la produzione di mobili destinata al mercato interno ha ripreso a crescere da tre anni in qua. «Nel 2017 – spiega Emanuele Orsini, presidente di FederlegnoArredo – il balzo è stato dell’1,6% – grazie soprattutto al traino del bonus mobili che, a cinque anni dalla sua introduzione mantiene ancora la sua efficacia e ha prodotto circa 4,5 miliardi di euro di spesa per l’acquisto di arredi in tre anni e mezzo».

    Gli effetti dei bonus
    Le proiezioni di FederlegnoArredo e Federmobili sull’effetto del bonus mobili nel 2016, elaborate a partire dalle dichiarazioni dei redditi 2017 dei Caf dei sindacati (circa 7 milioni di cartelle), confermano, dunque, l’efficacia di questo strumento, utilizzato – dalla sua istituzione – complessivamente da 860mila persone.

    L’incentivo, introdotto nel 2013 e confermato negli anni successivi, consente di detrarre, in 10 anni – e in occasione della ristrutturazione di unità abitative – il 50% della spesa per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici, fino a un massimo di 10mila euro.

    Nelle dichiarazioni 2017 su redditi 2016, le richieste di sgravio risultano cresciute del 45% rispetto all’anno precedente. Mentre la spesa per l’acquisto di arredi è aumentata di quasi il 20%, anche in virtù del bonus per le giovani coppie introdotto proprio lo scorso anno, slegato dal vincolo delle ristrutturazioni e con un plafond innalzato a 16mila euro.

    Benefici con riverberi fiscali per l’Erario nazionale. Perchè gli acquisti si sono automaticamente trasformati, nel solo 2016, in maggiore gettito Iva per 252 milioni di euro.

    «Per questo – ha sottolineato il presidente di FederlegnoArredo – chiediamo al nuovo governo di rendere strutturale il bonus mobili anche per gli anni prossimi. Si tratta di una misura di politica fiscale a sostegno delle famiglie che ha contribuito, in modo determinante, al superamento della crisi per il comparto». Un comparto composto da 79mila aziende della filiera del legno-arredo, che, con 41 miliardi di fatturato, rappresentano il 5% del fatturato manifatturiero legato alle “quattro A” del made in Italy (arredo, alimentare, automotive e arredamento). A questi si aggiungono le 15.500 imprese della distribuzione e i loro 48mila addetti. «In tre anni e mezzo – ha aggiunto Orsini – si stima che il bonus abbia salvaguardato 10mila posti di lavoro, facendo risparmiare circa 40 milioni di euro sulla cassa integrazione».

    C’è poi la partita decisiva del bonus destinato ai giovani: introdotto nel 2016, questa misura non è stato prorogata nel 2017. «Un periodo di applicazione troppo breve – spiega Orsini – perché questo strumento potesse dimostrare in pieno la propria efficacia. Ma, comunque, una leva importante per il settore, se si considera che in Italia le coppie under 35 sono circa 2,3 milioni e assorbono il 15% dei consumi privati per l’arredamento. Per questo, ne chiederemo la reintroduzione nella prossima legge di Bilancio».

    Secondo le stime sulle dichiarazioni dei redditi, infatti, in circa sei mesi di reale applicazione l’incentivo ha mosso acquisti per 187 milioni di euro, con una spesa media di 7.200 euro da parte di quasi 26mila contribuenti.

    Milano Good Design
    Intanto, a pochi giorni dal Salone, sul fronte aggregazioni è nata Milano Good Design, la nuova rete d’impresa che raccoglie e seleziona i più importanti rivenditori di arredamento e design del territorio milanese, in grado di rappresentare un’autentica filiera di eccellenza che evidenzia il contributo fondamentale che quest’area ha dato al successo e alla diffusione del design in Italia e nel mondo.

    Il progetto è nato da un’idea di Federmobili Milano – l’associazione commerciale di tutti i rivenditori delle province di Milano, Monza e Lodi – che ha selezionato un gruppo di punti vendita di alto livello, con lo scopo di creare una rete di imprenditori metropolitani. Obiettivo: accrescere la capacità competitiva dei punti vendita aderenti, valorizzando l’assistenza progettuale.

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