Confindustria «ritiene che il prossimo bilancio (2021-2027) debba essere centrato sulla competitività dell’Ue». Con una nota via dell’Astronomia sottolinea che «è questa la sfida principale che l’Europa si trova di fronte. Da questo punto di vista l’aumento delle risorse destinate alla ricerca e all’innovazione rappresenta un passo in avanti, ma bisogna fare ancora di più ed essere più ambiziosi». Oggi la Commissione europea di Jean Claude Juncker ha definito il prossimo bilancio pluriennale dell’Unione europea, il primo post Brexit che copre il settennato dal 2021 al 2027.
Servono procedure più veloci e trasparenti per l’utilizzo dei fondi
Per l’industria italiana - si legge nella nota - «è fondamentale mantenere la centralità della Politica di Coesione e in generale dei finanziamenti destinati alle infrastrutture, che non vanno ridotti perché volano di crescita economica imprescindibile per il nostro sistema produttivo. Occorrerà ora assicurare che vengano semplificate e rese più veloci e trasparenti le procedure per l’utilizzo dei fondi al fine di massimizzare l’efficacia delle risorse pubbliche». «Ci auguriamo - dice ancora l’associazione degli industriali - che l’aumento di risorse destinato alla sicurezza, alla gestione dei flussi migratori e alla cooperazione con l’Africa si concretizzi e che gli Stati membri si impegnino a fare la loro parte destinando risorse certe e prevedibili. Quella del bilancio è una partita fondamentale per il futuro dell’Europa e per l'effettiva attuazione dei suoi obiettivi. Ora si apre una fase cruciale di confronto istituzionale nella quale l’Italia dovrà assicurare una presenza forte per tutelare gli interessi del Paese».
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