Valore aggiunto per impresa e export in crescita, tasso di disoccupazione in calo. È un economia in salute quella della provincia di Vicenza, il cui capoluogo si recherà il 10 giugno al voto per scegliere il nuovo sindaco e rinnovare il consiglio comunale. Un trend positivo che risente anche del buon andamento in tutta la regione Veneto, dove, come ha evidenziato Banca d’Italia nel suo ultimo lavoro sull’economia del territorio, nel 2017 «è proseguita la crescita, sostenuta sia dal buon andamento della domanda interna che dalla crescita del commercio internazionale».
Export in linea con la media nazionale
Secondo i dati di Infocamere, il valore aggiunto per impresa è passato dai 567.960 euro del 2013 ai 674.315 del 2016, con un incremento del 18,7 per cento, superiore alla media nazionale, arrivata a 619.589 euro, +13,4% sul 2013. A trainare la crescita è stato anche il buon andamento dell’export, cresciuto del 13,4% dal 2013 al 2017, sostanzialmente in linea con la media nazionale (14,8%): le punte di diamante del territorio sono il cuoio lavorato e la pelletteria (+17,6% negli ultimi cinque anni) e i macchinari (+28,2%).
Occupazione in ripresa
Sul fronte lavoro, il tasso di disoccupazione colloca il territorio nel gruppo di testa delle province italiane, quelle con la situazione più florida: il valore è sceso dal 7,3% del 2013 al 6,2% del 2017 (-1,1%). Con una performance che rimane più che positiva rispetto alla media nazionale (passata dal 12,1% del 2013 all’11,2% del 2017). Unico neo, il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni): il valore (22,3% nel 2017) resta ben al di sotto della media nazionale (34,7%), tuttavia è rimasto sostanzialmente stazionario rispetto al 2013 (22,2%) mentre la media Italiana è scesa rispetto al 40,0% del 2013.
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