Quale modo migliore per raccontare un premier incaricato pressoché nuovo al mondo della politica se non quello di ricorrere alle parole che proprio lui, Giuseppe Conte, ha pronunciato nel discorso di quattro minuti al termine del colloquio al Colle con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella? Ecco dunque alcuni termini chiave, disposti in ordine alfabetico.
A di “avvocato”
«Il mio intento è dar vita a un governo dalla parte dei cittadini, che tuteli i loro interessi. Sono professore e avvocato, nel corso della mia vita ho perorato le cause di tante persone e mi accingo ora a difendere gli interessi di tutti gli italiani in tutte le sedi europee e internazionali, dialogando con le istituzioni europee e con i rappresentanti di altri Paesi».
C di “cambiamento”
«Quello che si appresta a nascere sarà il governo del cambiamento. Il contratto su cui si fonda questa esperienza di governo, a cui anche io ho dato il mio contributo, rappresenta in pieno le aspettative di cambiamento dei cittadini italiani».
I di “interesse nazionale”
«Il governo dovrà cimentarsi da subito con i negoziati in corso sui temi del bilancio europeo, della riforma del diritto d’asilo e del completamento dell’unione bancaria: è mio intendimento impegnare a fondo l’esecutivo su questo terreno costruendo le alleanze opportune e operando affinché la direzione di marcia rifletta l’interesse nazionale».
M di “ministri”
«Nei prossimi giorni tornerò dal presidente della Repubblica per sciogliere la riserva e in caso di esito positivo per sottoporgli le proposte relative alla nomina dei ministri. Non vedo l’ora di iniziare a lavorare sul serio».
P di “popolo”
«Mi propongo di essere l’avvocato difensore del popolo italiano. Sono disponibile a farlo senza risparmiarmi, con il massimo impegno e la massima responsabilità».
R di “riserva”
«Nei prossimi giorni tornerò dal Presidente della Repubblica per sciogliere la riserva e, in caso di esito positivo, per sottoporgli le proposte relative alla nomina dei ministri».
S di “sfide”
«Con il presidente della Repubblica abbiamo parlato della fase impegnativa e delicata che stiamo vivendo e delle sfide che ci attendono e di cui sono consapevole. Così come sono consapevole della necessità di confermare la collocazione internazionale ed europea dell’Italia».
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