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XXIV congresso Acri

Patuelli (Abi): lo spread in salita è una tassa per l’Italia e le sue banche

DAL NOSTRO INVIATO
PARMA - Lo spread di nuovo in corsa verso l'alto comincia a preoccupare seriamente il sistema bancario e, di conseguenza, anche chi è chiamato a vigilare su di esse, come la Banca d'Italia. L'allarme lo ha lanciato il presidente dell'Abi, Antonio Pautelli, durante il congresso dell'Acri in corso a Parma. Il quale ha evidenziato come l'aumento del differenziale tra Btp decennali e Bund della stessa durata – che stamane in apertura è tornato a svettare a quota 280 punti base - sia destinato ad avere un impatto significativo sui requisiti patrimoniali delle banche.

Una tassa per la Repubblica
«Lo spread che cresce è preoccupante per il paese che viaggiava nella direzione del benessere – ha detto -. Lo spread la è tassa che la Repubblica paga sui mercati internazionali; più cresce e più impoverisce l'Italia. E soprattutto si complica la vita delle banche, perché l'aumento dello spread determina un peso sul patrimonio e quindi si riflette sugli indicatori patrimoniali».

Rispetto al 2011, quando lo spread a 500 punti base, l'impatto per le banche oggi è molto maggiore perché c'è stata nel frattempo un importante stretta della vigilanza europea sui requisiti patrimoniali.

Il rischio Italexit
Il direttore generale della Banca d'Italia, Salvatore Rossi, ha chiarito i fattori che stanno comportando in questi giorni l'aumento dello spread. «All’origine c'è la percezione di un rischio che si rompa il patto dell'euro e che ne esca un paese. È un evento temuto, per cui pur restando piccola la probabilità, essa non è irrilevante e dunque scattano coperture» ha spiegato.

Le coperture sono un fatto naturale che pesa sullo spread. Al quale, poi, si accompagna la speculazione, «ma questo è fenomeno secondario, nel quale la percezione del rischio aumentato porta alle vendite allo scoperto». Secondo Rossi, dunque, lo spread non deve essere considerato come un fenomeno di manipolazione, ma di normale reazione dei mercati a fronte della percezione dei rischi.

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