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Conte: «Sono io che guido il governo». Per Trump il premier…

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il premier al g7 in canada

Conte: «Sono io che guido il governo». Per Trump il premier è «un bravo ragazzo»

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte (Epa)
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte (Epa)

Nella sua prima conferenza stampa da premier (della durata di ben 40 minuti) Giuseppe Conte risponde a domande sul G7 e sui rapporti internazionali, ma una battuta va al cuore della politica interna e del suo ruolo rispetto ai due partiti, M5S e Lega, che lo hanno indicato e votato in Parlamento. “Ho scarsa autonomia? Non rinuncio mie prerogative” sulla guida del governo e sull'indirizzo della politica, dice il presidente del consiglio alla fine del summit canadese, dove ha incontrato tutti i leader del G7 e dell'Europa, compreso Donald Trump, che lo ha definito in un tweet “un bravo ragazzo” (”really great guy”). Rispetto ai due vice premier, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, i rapporti assicura che vanno bene: “C'è una piena sintonia con i leader delle formazioni politiche che appoggiano questa esperienza di governo, non c'è nessun problema da questo punto di vista”.

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“Strategico il rapporto con gli Usa”. Russia “ha ruolo cruciale”
“Le relazioni con gli Stati Uniti sono tradizionalmente strategiche per l'Italia, andare in conflitto con i partner europei per avere un buon rapporto con la Casa Bianca è una preoccupazione che dobbiamo accantonare. Siamo riusciti a gestire sia con i partner europei che con il presidente americano alcuni passaggi delicati di questo G7 - ha detto Conte - Il problema degli scambi commerciali è quello che ha creato maggiore conflittualità nell'agenda del G7. E' il mio primo G7 ma non ce n'erano stati altri così conflittuali alla vigilia. I Paesi europei, e noi siamo tra quelli, non possono essere contenti perché da quelle misure possono essere svantaggiati. Alcune dichiarazioni alla vigilia hanno creato un'escalation”. Ma anche Mosca è strategica, e questa linea era già chiara dal contratto di governo e dall'esposizione delle linee programmatiche in Parlamento. “La Russia è un paese che ha un ruolo cruciale in tante crisi internazionali nell'attuale contesto geopolitico, recita un ruolo fondamentale e non possiamo prescindere dall'aprire un dialogo con la Russia, lavoreremo in questa direzione e auspico che possa sedere a un tavolo di G8”. In sostanza conferma che l'Italia gioca un ruolo che in prospettiva veda la rimozione delle sanzioni.

Sui migranti “agire a livello europeo”
“La gestione dei flussi con l'approccio articolato sta funzionando ma non può essere questa la soluzione perché potremmo avere delle emergenze”. Dunque bisogna agire a livello europeo, oltre che al livello interno” dice il presidente del Consiglio, e aggiunge: “Sul fronte dell'immigrazione si gioca un passaggio importante non solo per il nostro ruolo in Europa, dove rimarremo, ma si gioca il futuro dell'Europa”. Al prossimo consiglio europeo “l'Italia per una volta valuterà gli altri, il nostro Paese è sempre sotto osservazione, questa volta accadrà il contrario”. E una puntualizzazione, che richiama le posizioni spesso espresse dai due partiti di maggioranza: “Il governo non ce l'ha con le organizzazioni non governative, non ritiene che siano il problema”.

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