La marcia trionfale di Matteo Salvini continua incessante. Ma a farne le spese sono soprattutto i suoi alleati. Sia quelli tradizionali del centrodestra - Forza Italia e FdI usciti ancora più ridimensionati - ma anche l'alleato di governo, il M5s, che paga il prezzo più alto. Proprio quel che Salvini si augurava per far pesare ancor di più il Carroccio negli equilibri a Palazzo Chigi.
La conquista delle città rosse
Salvini macina consensi in aree tradizionali di sinistra. Il caso più eclatante sono Pisa e Terni, città tradizionalmente a guida centrosinistra in cui non solo a prevalere è stato il centrodestra ma la Lega ha superato tanto il Pd che il M5S attestandosi rispettivamente al 24 e al 29%, ben al di sopra del risultato già straordinario raggiunto alle politiche del 4 marzo.
La campagna dal Viminale
Il tema sicurezza e immigrazione è quello su cui più ha battuto il leader della Lega, che non a caso ha puntato dritto al ministero dell’Interno diventando protagonista assoluto anche in questi ultimi giorni alla vigilia del voto.
Sconfitto anche il modello Toti
L’obiettivo ormai è conquistare il primato a livello nazionale completando l’Opa su Forza Italia e FdI, che non riescono a contrastare l’onda leghista. E paradossalmente vale anche per chi come Giovanni Toti, il governatore ligure forzista, è il più vicino a Salvini &co. ma che ad Imperia è stato superato dall'ex ministro azzurro Claudio Scajola, che adesso punta a sconfiggere al ballottaggio il candidato del centrodestra. Segno che la piena disponibilità verso l’alleato padano non paga. Decisivi saranno i voti di chi ieri è uscito sconfitto, ossia Pd e M5S. Ma Di Maio e Casaleggio difficilmente daranno indicazioni. E non solo per Imperia.
Convergenze pericolose
Il M5s tra due settimane assisterà da spettatore a gran parte dei ballottaggi. Ai suoi elettori probabilmente consiglierà di andare al mare. Anche per scongiurare il rischio che nelle urne si formino convergenze pericolose. Proprio quello su cui punta Salvini, che, dopo aver strappato elettori a destra e a sinistra, adesso intravede la possibilità di aggredire anche i 5Stelle, facendo di Lega Italia il primo partito.
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