Italia

5/5 Bolletta luce: come muoversi?

  • Abbonati
  • Accedi
    energia

    Bollette elettriche: come muoversi con la scomparsa del mercato a “maggior tutela”?

    Anche se la liberalizzazione del mercato dell'energia risale al 2007, i consumatori hanno quasi sempre scelto la strada del contratto a “maggior tutela”. La maggioranza degli utenti (circa 2/3), infatti, non è davvero entrato nel mercato libero, affidandosi al prezzo stabilito dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. Dal 1°luglio del 2019, se la norma attualmente in vigore non verrà messa in discussione dal nuovo Governo, la maggioranza delle famiglie dovrà dunque fare il grande salto, scegliendo l'operatore e il contratto più adatto ai propri consumi. Si tratta di un'opportunità o di un rischio? In 5 semplici domande e risposte, le informazioni per fugare tutti i dubbi.

    5/5 Bolletta luce: come muoversi?

    Indipendentemente dalla scelta di passare o meno sul mercato libero prima del 1° luglio 2019, le famiglie dovrebbero iniziare a monitorare il mercato fin da subito per capire come muoversi nelle giungla delle offerte presenti sul mercato libero.
    Una possibile alternativa può essere rappresentata dalla sottoscrizione di una delle tipologie di offerta individuate da ARERA per agevolare il passaggio ed accompagnare le famiglie sul mercato libero. Dal gennaio 2017 l'Autorità ha introdotto la Tutela Simile, un'offerta che prevede uno sconto stabilito dal fornitore sul prezzo fissato dalla Maggior tutela, sottoscrivibile fino al 30 giugno 2018. Dopo un inizio poco promettente, negli ultimi mesi la Tutela Simile ha richiamato un buon numero di famiglie ed imprese a sottoscrivere tale offerta. In alternativa, dal 1° gennaio 2018 ogni fornitore del mercato libero è stato chiamato ad inserire fra le proprie offerte almeno una “PLACET”, ovvero un'offerta a prezzo liberamente stabilito sul mercato ma a condizioni contrattuali standardizzate. Questa tipologia di offerta potrebbe rappresentare un buon compromesso, trattandosi di un'offerta di mercato libero ma facilmente confrontabile per via dell'omogeneizzazione delle clausole presenti nei contratti, come previsto da ARERA.

    © Riproduzione riservata