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Migranti, Lega e Salvini contro la pubblicità di Benetton e Toscani

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la base del carroccio minaccia il boicottaggio

Migranti, Lega e Salvini contro la pubblicità di Benetton e Toscani

La foto ritrae un gruppo di migranti che indossano il giubbotto di salvataggio arancione. Stipati su un gommone, in mezzo al mare. Un’immagine che richiama la cronaca e il dramma quotidiano di migliaia di persone impegnate in viaggi-odissea, in fuga da guerre, dittature, fame, verso il miraggio Europa. L’immagine, però, questa volta non appartiene al corredo di servizi giornalistici sull’ennesimo naufragio o salvataggio nel Mediterraneo.

È la provocatoria scelta di Benetton e del fotografo Oliviero Toscani per la nuova campagna pubblicitaria del gruppo di abbigliamento trevigiano. Con l’obiettivo, come spiega Toscani, di sensibilizzare sul tema enorme delle migrazioni e sulla necessità dei soccorsi umanitari. «Sono un testimone del mio tempo e utilizzo gli spazi per comunicare e far vedere le cose che tutti devono vedere. E ho uno sponsor che è un uomo intelligente e di successo» ha precisato Toscani a Radio24.

Un’immagine della campagna pubblicitaria di Benetton

La foto della campagna pubblicitaria
La foto scelta per la campagna è stata scattata da Kenny Karpov, di Sos Méditerranée. Il momento ritrae una fase del salvataggio di un gruppo di migranti raccolti dalla Ong e il riferimento alla vicenda che ha avuto per incolpevoli protagoniste oltre 600 persone a bordo della nave Aquarius in balia del mare e della politica è evidente. In un angolo si vede il classico marchio dell’azienda di Treviso: il rettangolo verde con la scritta United Colors of Benetton.

Leghisti contro Toscani-Benetton: mai più magliette
Apriti cielo. Appena la pubblicità – una doppia pagina – è comparsa su alcuni quotidiani nazionali e in particolare sul Corriere della Sera si è scatenata contro Benetton e contro il fotografo la reazione della Lega: dal leader del carroccio e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, fino agli amministratori e politici locali. Si va dalle accuse di speculare sulla pelle dei migranti, a quelle di incoerenza rivolte a un gruppo che ha delocalizzato alcune delle attività, fino all’annuncio del leghista della prima ora Tony Da Re: «Non comprerò mai più una maglietta Benetton».

Lo scambio di tweet tra Salvini, Toscani e altri utenti in merito alla pubblicità Benetton con la foto dei migranti

Duello a colpi di tweet
Al botta e risposta non hanno rinunciato i “pesi massimi”. Dopo la pubblicazione della pubblicità il ministro dell’Interno Matteo Salvini dà il via alla polemica dal suo profilo Twitter: «Solo io trovo che sia squallido?» si chiede riferendosi all’immagine scelta da Toscani e dal gruppo di abbigliamento. Passano pochi minuti e arriva la risposta, sempre tramite tweet, di Oliviero Toscani: «Vedi @matteosalvinimi, non è squallido, ma drammatico. E purtroppo siete in tanti a non capire ciò che sta succedendo. Poi il fatto che un negazionista come te critichi questa azione, mi fa capire che ho ragione». Sotto ai tweet dei due protagonisti del confronto sono centinaia le risposte: la maggior parte di utenti Twitter che si schierano con Salvini e criticano anche violentemente Toscani.

Censimento rom, Toscani: Salvini ruba il lavoro a Crozza
La polemica è proseguita a distanza, con Toscani – che nei giorni scorsi si è iscritto al Partito Democratico e ha mostrato la tessera della sezione Centro di via dei Cappellari a Roma – che è stato intervistato da Radio Padova: «Salvini secondo voi è da prendere sul serio? Ormai ha preso il posto di Crozza. Crozza ormai non ha più lavoro, poveretto, bisognerà fare qualcosa perché c’è Salvini che gli sta portando via lo spazio» ha detto nelle scorse ore Toscani a proposito della proposta di Salvini di un censimento dei rom.

Eravamo un Paese di brave persone
«Per cosa Salvini potrebbe essere un buon testimonial? per la carta igienica» ha detto Toscani rispondendo a una domanda dei conduttori del programma. Il fotografo ha replicato anche alla polemica sollevata da alcuni leghisti veneti, che hanno annunciato l’intenzione di un boicottaggio dei capi Benetton dopo la campagna ideata da Toscani con le foto dei migranti soccorsi in mare. «Ho fatto vedere ciò che sta succedendo - ha spiegato Toscani - il problema è che una volta eravamo un Paese di brave persone, eravamo un Paese dell'onestà e della generosità. Purtroppo questo piccolo benessere, che non è stato neanche a disposizione di tutti, ci ha fatto diventare egoisti e devo dire anche abbastanza ottusi».

Zaia: dai malati di aids alle suore conosciamo le campagne di Benetton
Più pacata rispetto a molti esponenti della “base” la posizione di Luca Zaia, governatore del Veneto. A proposito della campagna pubblicitaria di Benetton curata da Oliviero Toscani, Zaia ha detto all’Ansa: «Nulla di nuovo sotto il sole:
conosciamo le campagne di Benetton, con malati di aids o preti e suore che si baciano. Non aggiungerei altri contenuti: la verità è che si stanno occupando del problema il Viminale, le forze dell'ordine e i magistrati, che si trovano di fronte al problema reale».

La Zanzara: Toscani, un uomo controcorrente
Oliviero Toscani è stato intervistato da Giuseppe Cruciani e David Parenzo nel corso del programma di Radio24 La Zanzara. Nel corso del programma Cruciani riconosce a Toscani di essere «un uomo contro corrente» e di non essere salito sul “carro del vincitore” – quello di Salvini premiato dai sondaggi, ndr –. «Ma non sono il solo, c’è tanta gente» commenta Toscani. All’accusa di Cruciani di aver sfruttato il tema dei migranti Toscani ha replica: «Cosa vuol dire? È come dire al medico di sfruttare le malattie».

«Ma ti hanno pagato per questo lavoro» è la controreplica di Giuseppe Cruciani, cui Oliviero Toscani risponde dicendo: «Anche il dottore lo paghi. Utilizzo una immagine di immigrati per far capire alla gente che c’è un problema da risolvere. Bisogna pensare a come integrare le persone e organizzarsi». La discussione, molto accesa anche per le divergenze di opinione tra i due conduttori ha toccato poi anche il tema dei rom e del censimento annunciato da Salvini. «Il popolo italiano da quando è diventato ricco ha perso la dignità» commenta Toscani, aggiungendo: «Penso che Salvini non è che sia fascista. peggio...». E allora, sollecita Cruciani, «bisogna fare come facevano i partigiani allora»? «Forse sì» dice Oliviero Toscani: «Io lo faccio con quello che posso».

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