Una croce su uno dei due nomi dei candidati sindaco. In teoria la procedura di votazione ai ballottaggi di domenica prossima 24 giugno è molto più semplice rispetto a quella del primo turno. Tuttavia ci sono alcune accortezze da seguire, pena il rischio di annullare il voto. La presenza per esempio dei simboli delle liste potrebbe indurre l’elettore a esercitare il cosiddetto voto disgiunto, previsto al primo turno ma non al ballottaggio.
Una scheda semplice
L’elettore si troverà davanti una scheda molto più semplice rispetto a quella del primo turno. Una scheda divisa in due: a destra, in alto il nome di un candidato sindaco, con le liste (o la lista singola) che lo appoggiano. A sinistra il nome dell’altro candidato sindaco, anche lui con le liste (o la lista) che lo appoggiano. Le liste che sostengono i candidati potrebbero essere di più rispetto a quelle del primo turno: tutto dipende dagli eventuali apparentamenti formali stretti con le liste rimaste fuori dal ballottaggio.
Come si vota e le tre opzioni ammesse
In teoria l’elettore ha solo una opzione: mettere una croce entro il rettangolo dove è contenuto il nome del candidato sindaco. Tuttavia, è considerato valido anche il caso il cui l’elettore pone la croce fuori dallo spazio contenente il nominativo del candidato, vale a dire sul simbolo di una o più liste collegate. Sempre per lo stesso principio è considerato valido anche il caso in cui il segno è posto sul nome del candidato sindaco e anche sul simbolo di una o più liste collegate. In tutti e due i casi, dato il legame inscindibile tra le liste e i candidati sindaco, non c’è nessuno dubbio su quale possa essere la volontà dell’elettore: il voto viene comunque dato al candidato sindaco corrispondente.
No al voto disgiunto
A differenza del primo turno, dove vanno contati anche i voti delle singole liste e date eventualmente le preferenze, non è invece previsto il voto disgiunto al ballottaggio. Questo perché la scelta è solo da effettuare tra i due primi candidati sindaco e non anche sulle liste (scelta già effettuata, appunto, al primo turno). Per questo è annullato il voto al ballottaggio nel caso in cui l’elettore pone un segno sul nome di un candidato sindaco e anche sul simbolo della lista che appoggia l’altro candidato: in questo caso non è chiaro quale sia la scelta dell’elettore tra i due aspiranti primi cittadini.
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