Italia

Sui vitalizi Salvini lascia la Casellati e segue Fico

  • Abbonati
  • Accedi
politica 2.0

Sui vitalizi Salvini lascia la Casellati e segue Fico

«Prima si tagliano e meglio è». La frase è secca come è secco il modo in cui Salvini lascia sola Maria Elisabetta Casellati che ha opposto non pochi dubbi su procedure e legittimità alla delibera sul ricalcolo dei vitalizi che è diventata la battaglia di Roberto Fico. Insomma, nel “duello” istituzionale tra i presidenti di Senato e Camera, il leader della Lega non ci pensa un attimo e scarica con poche parole la seconda carica dello Stato. Lui che non si fa sfuggire nessuna delle battaglie più popolari, non lascia che a sventolare la bandiera anti-casta sia solo il presidente della Camera e questa volta è lui che si mette a inseguire i grillini. Poco importa che ci sia il grande tema dei ricorsi, che sicuramente arriveranno e poco importa che anche tra i leghisti sono molti - se non tutti - a dire che sarà una vittoria di Pirro. Le probabilità che molti ex parlamentari ricorrano contro la delibera - e vincano - sono alte, a maggior ragione se al Senato la Casellati non ingranerà la quarta come ha fatto il suo collega di Montecitorio. «Nessuna riserva politica - diceva ieri spiegando la frenata - cerchiamo una soluzione con un equilibrio giuridico».

Il punto è che il presidente del Senato non ha la stessa esigenza politica di produrre un segno del “cambiamento”. Problema che invece hanno i due alleati di Governo che si trovano già chiusi in più angoli. C’è quello dell’immigrazione e del difficile vertice europeo per trovare una qualche soluzione; c’è l’altro del decreto dignità in cerca di coperture e che quindi è fermo all’Economia. Insomma, l’urgenza è dettata dalla prospettiva di affrontare l’estate senza poter rivendicare risultati popolari ma piuttosto gestendo provvedimenti controversi come quello sulla stretta ai contratti a termine che ha già trovato il “muro” delle categorie imprenditoriali.

Serve - e con urgenza - ridare fiato a quella spinta anti-casta per non arrivare all’autunno già con altri problemi da affrontare e con una luna di miele che non ha lasciato una traccia. Per questa ragione Fico spinge sull’acceleratore e annuncia che a metà luglio la delibera sui vitalizi sarà votata. E lo fa nel giorno in cui pubblica la foto dell’abbraccio con Grillo. Se poi la misura terrà giuridicamente si vedrà. Le contromisure già ci sono: il presidente della Camera promette che non si farà scudo dell’immunità parlamentare nel caso di richiesta di danni da parte di ex parlamentari e Salvini li mette all’indice. «Faranno ricorsi? Che faccia tosta». Un modo per spingere pure gli alleati (o ex) di Forza Italia, di cui la Casellati è autorevole esponente, a metterci la faccia. Se infatti non ci sarà un via libera anche del Senato la questione si complica ulteriormente e la battaglia sarà davvero solo di facciata visto che molti ex parlamentari con i vitalizi sono stati nel tempo sia deputati che senatori.

© Riproduzione riservata