Il «deus ex machina» di un illecito «sistema» di gestione delle nomine e dei concorsi pubblici della Basilicata. È il ruolo di Marcello Pittella, il governatore Pd della Regione Basilicata, renziano di ferro che il partito intende ricandidare alle prossime consultazioni regionali, finito agli arresti domiciliari. L’inchiesta della Procura di Matera riguarda 34 indagati accusati, a vario titolo, di falso e abuso d’ufficio. In ballo c’è la manipolazione di concorso nel sistema sanitario regionale. Le indagini sono cominciate circa un anno e mezzo fa in seguito all’esposto di un dipendente di una ditta fornitrice di servizi .
Pittella “deus ex macchina” della «distorsione istituzionale»
Nell’ordinanza in cui dispone l’arresto per il governatore della Basilicata, il gip di Matera Angela Rosa Nettis scrive che «deus ex machina di questa distorsione istituzionale nella sanità lucana è proprio il Governatore della Regione Basilicata, Pittella Maurizio Marcello Claudio, chiamato Marcello, il quale non si limita ad espletare la funzione istituzionale formulando gli atti di indirizzo politico per il miglioramento e l’efficienza della Sanità regionale ma influenza anche le scelte gestionali delle Aziende sanitarie ed ospedaliere lucane interfacciandosi direttamente con i loro Direttori Generali i quali, è doveroso evidenziarlo, sono stati tutti nominati (...) con Decreti del governatore Pittella».
«Sistema di corruzione e asservimento della funzione pubblica»
L’indagine delle Fiamme Gialle avrebbe accertato «un sistema di corruzione e asservimento della funzione pubblica a interessi di parte di singoli malversatori» su richiesta di una «moltitudine di questuanti» espressione di «pubblici poteri apicali». Questuanti che si sarebbero interfacciati tra loro «in uno scambio reciproco di richieste illegittime e promesse o dazioni indebite». La ratio che muove ed è al centro di questo sistema, scrive ancora il gip, è «sempre la stessa»: vale a dire «la politica nella sua sempre più fraintesa accezione negativa e distorta, non più a servizio della realizzazione del bene collettivo ma a soddisfacimento dei propri bisogni di sciacallaggio di potere e condizionamento sociale».
Le raccomandazioni dell’ex vice ministro De Filippo
Negli atti dell’inchiesta si scopre che raccomandazioni a Pittella giungono anche dall’allora vice ministro ed ex sottosegretario col Governo Renzi, Vito De Filippo. Nei documenti si legge di «una conversazione intercettata alle ore 12:16 del 27.05.2017 ed intercorsa tra il Direttore Generale Pietro Quinto dell’Asm (Azienda sanitaria di Matera, ndr) ed il Vice Ministro all’Istruzione all’epoca delle indagini in carica, De Filippo, nel corso della quale Quinto giustifica la sua insistenza nel soddisfare una raccomandazione a favore della sorella del Segretario del Vescovo di Matera, don Angelo Gallitelli (concorrente nella selezione indetta dall’Università della Basilicata per l’ammissione ai percorsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività dì sostegno didattico agli alunni con disabilità nella scuola primaria) rappresentando che certe cose le fa per il suo bene e che “qualche parola la spende”, così sottacendo ad un plausibile ritorno ragionevolmente anche in termini di un possibile consenso elettorale».
Le assunzioni chieste dall’ex vice ministro Bubbico
I documenti evidenziano anche presunte segnalazioni fatte dall’ex vice ministro Filippo Bubbico. Scrive il gip: «È il caso delle segnalazioni fatte pervenire dall’allora Viceministro Bubbico relativamente all’assunzione di due unità nell’ambito del concorso per la selezione di otto assistenti amministrativi».
Le sollecitazioni del deputato Gaetano Piepoli
Il giudice illustra anche sospette «sollecitazioni» del deputato Gaetano Piepoli. «È il caso delle sollecitazioni del deputato Gaetano Piepoli che chiede un aiuto per l’inserimento del figlio archeologo specializzato in storia medievale nella Fondazione Matera 2019; subito in cambio ottiene l’interessamento del parlamentare a far inserire il figlio Quinto Giuseppe come tirocinante presso la Procura Generale della Repubblica di Bari assegnato al dott. Emanuele De Maria, grazie anche all’intervento della dottoressa Angela Tomasicchio in servizio presso quella Procura come sostituto».
L’interessamento del Questore di Matera Paolo Sirna
Nell’elenco delle presunte richieste c’è anche il Questore di Matera, Paolo Sirna, «che intercede per segnalare un candidato suo conterraneo, Bengala Salvatore, partecipante al concorso per l’assunzione di 71 autisti da assumere per il servizio 118, ma che privo dei requisiti richiesti dal bando della procedura selettiva e dallo stesso autocertificati, solo grazie alla competenza transitata in capo all’Asp di Potenza delle ulteriori verifiche prodromiche all’assunzione a tempo indeterminato, ed in particolare gli accertamenti sulla mancanza di precedenti penali e carichi pendenti, decadeva dalla graduatoria finale di merito dello stesso concorso».
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