«Non compreremo altri F-35, stiamo valutando se mantenere o tagliare i contratti in essere». Lo ha detto il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, intervenuta alla trasmissione televisiva Omnibus su La7. In un’intervista al sito Defence News, testata Usa specializzata, del 2 luglio Trenta aveva confermato che il governo M5s-Lega avrebbe rallentato con qualche rimodulazione l’acquisto di F-35, mantenendo tuttavia gli accordi in essere. Con questa dichiarazione la soluzione sembra ancora aperta.
«Siamo sempre stati critici del programma, nessuno lo nasconde - ha chiarito il ministro in un post su Facebook, in cui ha pubblicato l’intervista televisiva - proprio per questo non compreremo nuovi caccia e, alla luce dei contratti in essere già siglati dal precedente esecutivo, stiamo portando avanti un’attenta valutazione che tenga esclusivamente conto dell’interesse nazionale». Questo perché, ha spiegato il ministro a Omnibus, «potremmo scoprire che tagliare costa di più che mantenere e bisogna analizzare bene le implicazioni del tagliare», poiché «ci sarebbero delle forti penali. Senza dimenticare, poi, che intorno all’F-35 c’è un indotto di natura tecnologica, di ricerca e occupazionale che taglieremmo a sua volta. Quindi - ha concluso Trenta - occorre valutare bene il costo del mantenere e del tagliare prima di decidere».
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