«È accaduto, purtroppo, quello che temevamo. Sergio, l'uomo e l'amico, se n'è andato». Così John Elkann, presidente di Exor, la holding della famiglia Agnelli, ha annunciato questa mattina la morte dell'ex amministratore delegato di Fca, Sergio Marchionne, ricoverato all'ospedale universitario di Zurigo dal 27 giugno scorso per un intervento alla spalla. Da Palazzo Chigi, con una nota, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte esprime «il cordoglio mio e di tutto il governo per la scomparsa di Sergio Marchionne. Le mie sentite condoglianze alla sua famiglia e a tutti i suoi cari». «Onore a un uomo che ha fatto tanto e avrebbe potuto fare ancora molto. Un pensiero ai familiari di Sergio Marchionne e un augurio a chi ha l'onore e l'onere di prendere il suo posto», è invece il commento del vicepresidente del Consiglio e ministro dell'Interno Matteo Salvini. Da oltre oceano arriva via Twitter anche il cordoglio del presidente Usa Donald Trump: «Marchionne tra i più brillanti dopo Henry Ford».
Il dolore di Mattarella: «Ha scritto pagina importante»
«La notizia della scomparsa di Sergio Marchionne, purtroppo non più inattesa, ci addolora e lascia un vuoto in tutti coloro
che ne hanno conosciuto e apprezzato le qualità umane, intellettuali, professionali», afferma il capo dello Stato Sergio
Mattarella. Marchionne - secondo il presidente della Repubblica - «ha scritto una pagina importante nella storia dell'industria
italiana. Nella sua responsabilità di leader della Fiat ha attraversato anni di trasformazioni assai profonde e radicali dei
mercati, dei sistemi di produzione, delle strategie finanziarie, delle relazioni sindacali. Ha assicurato continuità e rilancio
fino a costruire una nuova aggregazione, a dar vita a una nuova più grande realtà per sostenere la competizione. Marchionne
- conclude Mattarella - ha saputo testimoniare con la sua guida tutto questo, mostrando al mondo le capacità e la creatività
delle realtà manifatturiere del nostro Paese»
A Montecitorio stop ai lavori sul Dl Dignità, un minuto di silenzio al Senato
Alla notizia, le commissioni Lavoro e Finanze della Camera, impegnate nell'esame del Dl Dignità, hanno fermato i lavori per
un minuto di silenzio, seguito da un applauso, uno dei primi gesti con cui la politica italiana ha voluto ricordare il manager.
Un minuto di silenzio in Senato. Casellati ricorda il suo «tratto umano»
Anche l’Aula del Senato, prima di iniziare i lavori in programma per oggi, ha osservato un minuto di silenzio. Ricordando
Sergio Marchionne in Aula, la presidente Elisabetta Casellati ha sottolineato del manager scomparso «il tratto umano e ’'indiscussa
italianità di un grande professionista che ha saputo portare il prodotto italiano nel mondo». «Un percorso non isolato - ha
aggiunto Casellati -, che rimanda ai pionieri dell'imprenditoria italiana, che hanno contribuito a fare grande il nome dell'Italia
nei mercati internazionali».
Gentiloni: orgoglio italiano portato nel mondo
«Grazie per il lavoro, la fatica, i risultati. E per l'orgoglio italiano portato nel mondo», ha invece twittato l'ex presidente
del Consiglio Paolo Gentiloni. L’economista Renato Brunetta, deputato di Forza Italia, sottolinea in un altro tweet come Marchionne sia stato «il più grande
manager che l’Italia abbia conosciuto negli ultimi 20-30 anni. Sergio ci mancherai».
#Marchionne Grazie per il lavoro, la fatica, i risultati. E per l’orgoglio italiano portato nel mondo
– Paolo Gentiloni(PaoloGentiloni)

Capigruppo M5s: vicini ai familiari di Marchionne
I capigruppo M5S di Camera e Senato, Francesco D'Uva e Stefano Patuanelli, affidano a una nota congiunta le loro parole di
cordoglio a nome del Movimento: «Siamo vicini ai familiari di Sergio Marchionne ai quali va il nostro abbraccio più sincero.
Rispetto per il ruolo che Marchionne ha avuto in questi anni di indubbio
protagonismo sulla scena economica internazionale».
Il cordoglio di Confindustria: uomo di rottura e innovazioni
In una nota il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, il consiglio di presidenza e il direttore generale esprimono a nome degli industriali il cordoglio per la scomparsa di Sergio Marchionne, «uomo di rottura e di innovazioni con
la chiara idea che è la visione che determina la realtà, quella che ha saputo realizzare in Fca misurandosi con sfide complesse
e portando il gruppo a diventare un leader globale». «Ed è diventato un simbolo, come lo sono il Made in Italy e la Ferrari
- recita ancora la nota -, assieme a John Elkann ha saputo dare una nuova prospettiva a un gruppo imprenditoriale orgoglio
dell'Italia nel mondo, con un management di qualità che non teme confronti. Il Consiglio generale convocato per domani osserverà
un minuto di silenzio». Cordoglio anche da parte del presidente di Confindustria Piemonte, Fabio Ravanelli: «Marchionne era un manager visionario e un negoziatore intransigente», «molte delle sue intuizioni rappresentano lezioni
di cui continueremo a fare tesoro».
Berlusconi: figura simbolo, lo avrei visto bene premier
Lungo e commosso il ricordo di Marchionne che il leader di Forza Italia affida ad una nota in cui sottolinea come l’Italia
perda «non soltanto il più brillante dei suoi manager, ma una delle figure simbolo del nostro Paese». Marchionne, si legge
ancora, «ha rappresentato l'Italia migliore: quella operosa e concreta, seria e preparata, dotata di visione e capace di guardare
al futuro. Un'Italia che non ha paura della competizione, sa affrontarla e vincerla grazie alla qualità del prodotto italiano
e alla capacità creativa delle persone e delle imprese». Nella parte concusiova, Berlusconi torna sulla sua proposta - fatta
tempo addietro «senza avvertirlo prima» e di cui non si è mai pentito - di affidargli la guida del Paese. «Lo penso ancora»,
scrive l’ex premier, perchè « le caratteristiche di una persona straordinaria come Marchionne, la competenza, la preparazione,
la capacità dimostrata di ottenere risultati importanti, sarebbero state preziose, se fosse stato disponibile, per ridare
dignità alla politica».
Prodi: in Marchionne grande spirito di volontà e capacità di lavoro
Parole sentite arrivano anche da un altro ex premier italiano ed ex presidente della Commisisone Ue, Sergio Prodi, che di
Marchionne ricorda «l'empatia immediata» suscitava negli studenti della Brown University durante le sue lezioni «e l'attenzione
che sapeva catturare con il suo atteggiamento diretto e coinvolgente». In lui, prosegue la nota di Prodi, si associavano «grande
spirito di volontà e una straordinaria capacità di lavoro con cui ha saputo affrontare la sfida, non facile, dell'industria
automobilistica».
Martina (Pd): «Il Paese perde personalità coraggiosa e instancabile»
Il segretario Pd, Maurizio Martina, affida invece a una nota il cordoglio del partito. «Il Paese - si legge - perde una
personalità coraggiosa e instancabile che ha lavorato con passione e tenacia per l'Italia nel mondo. Alla famiglia e all'azienda
il cordoglio mio e di tutto il Partito democratico». Via twitter anche il ricordo del presidente del gruppo dem a Palazzo
Madama Andrea Marcucci: «Sergio Marchionne è stato un gigante, ha innovato, ha portato la Fiat fuori da una crisi che sembrava
senza via di uscita, ha creato posti di lavoro e come è normale ha fatto anche errori. La sua visione, il suo operato resteranno
nella storia».
Marchionne: dalla 500 alla Jeep, 14 anni di Lingotto
Zaia: se ne va un punto di riferimento dell'economia
«Il primo pensiero va all'uomo, alla sua famiglia, ai suoi cari ai quali rivolgo le mie condoglianze in questo momento così
doloroso». Queste invece le parole scelte dal presidente del Veneto Luca Zaia per esprime il suo cordoglio. «Ho avuto occasione
di conoscerlo - ricorda Zaia - ricavandone il senso di una persona di grande levatura. Di certo ha scritto la storia dell'imprenditoria
nazionale e internazionale, e con lui se ne va un punto di riferimento dell'Economia con la E maiuscola - conclude - che non
sarà facile sostituire».
Barbagallo (Uil): entrerà nella storia per salvataggio Fiat
Dal fronte sindacale, il segretario generale Carmelo Barbagallo esprime il «sincero cordoglio» di tutta la Uil per la morte
di Marchionne, che «entrerà nella storia come l'uomo che ha salvato la Fiat». La Uil - prosegue - «ha partecipato alla realizzazione
di questo obiettivo: vorremmo che si onorasse la sua memoria dando continuità produttiva e occupazionale, in Italia e nel
mondo, a questo disegno di sviluppo». «La scomparsa di Sergio Marchionne è un fatto che addolora il sindacato e tutto il mondo
del lavoro perchè l'amministratore di Fca ha salvato il gruppo dal fallimento con scelte illuminate ed una straordinaria capacità
di innovazione industriale», sottolinea invece la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan. Marchionne - conclude
- «è stato un manager che ha segnato davvero un' epoca, un interlocutore del sindacato oculato ed intelligente che ha cercato
sempre di fare squadra attraverso una visione moderna ed innovativa delle relazioni industriali».
Trump: fra i più brillanti dopo Henry Ford
«Sergio Marchionne è stato uno dei manager più brillanti e di successo dai giorni del leggendario Henry Ford - ha twittato
il preside Usa, Donald Trump - è stato un onore per me aver potuto conoscere Sergio come presidente degli Stati Uniti. Gli
piaceva l'industria auto, e ha combattuto per lei. La sua mancanza sarà veramente sentita”. Lo twitta Donald Trump. i più
brillanti dopo Henry Ford».
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