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Pensioni d’oro, nodo ricalcolo. Dalla Lega ipotesi contributo di…

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Pensioni d’oro, nodo ricalcolo. Dalla Lega ipotesi contributo di solidarietà

«Tra poco le pensioni d’oro senza i contributi versati saranno solo un ricordo». Con un post su Facebook, Luigi Di Maio, è tornato a difendere uno dei cavalli di battaglia della maggioranza, una misura di «equità» che punta a eliminare «circa 200mila privilegi». Il vicepremier e ministro insiste sul ricalcolo contributivo alla base del provvedimento ma il testo che circola solleva dubbi tra chi intravede non un ricalcolo ma un taglio lineare permanente. Il testo, sei articoli in tutto, è stato depositato e firmato non solo dal capogruppo M5S alla Camera, Francesco D'Uva ma anche da quello del Carroccio Riccardo Molinari.

Ma non mancano perplessità sulla misura all'interno della maggioranza. Nelle scorse settimane Alberto Brambilla, esperto della Lega, aveva proposto di adottare un contributo di solidarietà triennale sugli assegni da 2mila euro lordi a salire, con un prelievo tra i 5 e i 7 euro al mese che avrebbe garantito 1,5 miliardi di minore spesa.

Di Maio interviene per smontare un articolo di Repubblica in cui si parla di «caos tecnico e politico» a proposito del taglio alle pensioni d'oro. La proposta prevede un ricalcolo per chi percepisce una pensione superiore a 4 mila euro con un risparmio che andrà a vantaggio delle pensioni minime. Sulle modalità del ricalcolo però si accende lo scontro. «Il nostro ricalcolo - spiega Di Maio su Facebook - si basa su un calcolo oggettivo ed un principio: quanto i pensionati
dovrebbero prendere di pensione in base ai loro contributi versati. Semplicemente equità».

Perplessità arrivano dal mondo dell'alta dirigenza. Di Maio, afferma Giorgio Ambrogioni, presidente dell'organizzazione sindacale Cida, «non ha letto la proposta di legge presentata alle Camere qualche giorno fa e che non parla di ricalcolo in base ai contributi versati, ma di un taglio secco in base all'età anagrafica in cui sono andati in pensione» i soggetti interessati dal provvedimento.

GUARDA IL VIDEO: Ecco le regole per il taglio alle pensioni d'oro sopra i 4mila euro per alzare le minime

L’annunciato progetto di legge che incide sulle cosiddette pensioni d'oro prevede una triplice correzione attuariale sulle pensioni superiori ai 4mila euro al mese per destinare i risparmi di spesa alle pensioni minime e sociali, che dovranno essere portate alla soglia dei 780 euro. Il taglio sugli assegni cambia a seconda dei pensionati presi in considerazione ma è basato su una metodologia unica: si moltiplica la quiescenza maturata con il metodo retributivo per il rapporto fra il coefficiente di trasformazione corrispondente all'età dell'assicurato al momento del ritiro con il coefficiente di trasformazione che corrisponde all'età prevista di pensionamento di vecchiaia.

Nella relazione illustrativa del progetto di legge non si fanno riferimenti a platee di soggetti che potrebbero essere interessati dall'incisione di una parte della pensione né ai possibili risparmi. Ma secondo i proponenti si potrebbero raggiungere minori spese previdenziali per circa 500 milioni annui.

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