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Dossier | N. 63 articoli Genova, tutto sul crollo del ponte Morandi

Ecco chi è e come si è salvato l’autista del camion che si è fermato a pochi metri dal baratro

Non ha ancora la forza di raccontarlo, eppure quello che ha visto deve essere stato tremendo: il vuoto che si apre all’improvviso davanti ai suoi occhi e che lo lascia sotto shock. Ma, in un attimo di lucidità,l’autista del furgone verde dei supermercati Basko è riuscito a frenare. Nella foto che sta facendo il giro del mondo si vedono ancora gli stop accesi. L’uomo - F.L. le sue iniziali, 37 anni e due figli, residente a Genova - ha frenato e si è salvato da un salto nel vuoto di oltre 80 metri. Ai primi soccorritori che lo hanno incontrato ha raccontato di aver sentito un boato e di aver frenato. Una volta fermato il camion, F.L. ha innestato la retromarcia e poi è sceso dal veicolo.

Giovanni D’Alessandro, direttore generale della catena di supermercati Basko che ha il suo quartier generale a Genova, assicura: «L’autista sta bene - spiega - ma è sotto shock. È stato soccorso e gli hanno fatto tutti gli accertamenti medici». Secondo D’Alessandro l’autista stava rientrando dal giro delle consegne mattutine nei vari punti vendita della zona: «Quello è un tratto di strada che i nostri furgoni percorrono ogni giorno - racconta - è un ponte molto trafficato e anche per questo non si viaggia ad alta velocità. Forse anche per questo l’austista ha avuto il tempo di frenare». Una volta fermato il camion, pochi metri prima dello strapiombo, l’uomo è sceso ed è stato immediatamente portato in salvo.

Il 37enne alla guida del furgone verde è un dipendente della Damonte Trasporti, che da oltre 30 anni si occupa delle consegne per conto della catena di supermercati Basko. «Siamo in contatto con i titolari della Damonte e ci siamo assicurati che l’autista stia bene», afferma D’Alessandro. La catena di supermercati ha diversi punti vendita in quella zona di Genova e ha iniziato un censimento per accertarsi che tutti i dipendenti stiano bene e non siano rimasti coinvolti nel disastro. Nel corso della giornata, subito dopo il crollo del ponte, la catena di supermercati si è occupata di fornire rifornimenti alla protezione civile e agli sfollati.

L’uomo che sotto la pioggia è riuscito a fermare il suo veicolo a pochi metri dal vuoto causato dal crollo del ponte Morandi è stato sentito dagli inquirenti e ha poi chiesto di poter essere lasciato tranquillo. Per lui, come per i tanti altri testimoni della tragedia, sono a disposizione gli psicologi richiamati dalle ferie dagli ospedali genovesi.

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