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Dossier | N. 63 articoliGenova, tutto sul crollo del ponte Morandi

Sindaco Bucci: Genova vuole ponte, Gronda e terzo valico. Prime case agli sfollati

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A sei giorni dal tragico crollo del ponte Morandi prime risposte concrete, a Genova, ai problemi dei circa 600 sfollati dei condomini all'interno della “zona rossa”. Le prime cinque abitazioni sono state consegnate nel pomeriggio a lle famiglie assegnatarie, per un totale di 21 persone, tra cui bambini piccoli (uno ha 3 mesi) e anziani non autosufficienti. Altri sei alloggi verranno consegnati. A consegnare le chiavi delle case (tutte nel quartiere di Bolzaneto, in palazzine di solito destinate alle Forze dell'ordine di proprietà della società pubblica Arte) sono stati il presidente della Regione Giovanni Toti e il sindaco Marco Bucci.

Crollo ponte Genova, consegnati i primi 5 alloggi agli sfollati

Il sindaco ha rilanciato l'idea di un grande piano per le infrastrutture nell'area di Genova: «È necessario fare il ponte nuovo più in fretta possibile» ma per Genova «sono necessarie anche le altre opere: il Terzo Valico, la Gronda, la Tav, la metropolitana di superficie».

Toti: su agibilità “zona rossa” decide commissione Mit
«Al momento la zona sotto» il moncone di levante ancora in piedi del ponte Morandi «è interdetta, salvo estreme necessità», e «l'agibilità di quel quartiere la darà la commissione ministeriale del Ministero delle Infrastrutture dei Trasporti una volta finiti i sopralluoghi e le analisi», ha spiegato Toti durante la consegna degli immobili. Questo «comporterà un tempo di circa una settimana. Una volta stabilito quello, la procura dovrà fare le sue valutazioni anche sul fatto se sia possibile dare l'agibilità». Seguirà una riflessione «su quali parte del ponte mantenere per il momento e per quali eventualmente cominciare lo smontaggio nelle prossime settimane prima anche del maltempo autunnale», ha concluso il governatore auspicando la demolizione «almeno una parte, quella più a rischio, nel più breve tempo possibile».

Crollo Genova, il dolore degli sfollati: abbiamo perso tutto

Regione Liguria valuta potenziamento trasporto pubblico via acqua
Il governatore Toti, da oggi anche commissario all’emergenza, ha prospettato poi l’introduzone di «ulteriori sistemi di trasporto pubblico via acqua dal Levante di Genova al centro città». Inoltre la regione Liguria sta ragionando con Trenitalia «per anticipare la consegna dei nuovi treni regionali già ordinati». «Insieme al Comune di Genova abbiamo già implementato le corse Navebus, stiamo valutando ulteriori sistemi di trasporto via acqua, anche se si va verso la stagione autunnale, quando viaggiar per mare non è esattamente agevole», ha spiegato, confermando la disponibilità di Tranitalia «a fare entrare in servizio in anticipo, d'intesa con le altre Regioni coinvolte, i nuovi treni regionali la cui consegna è prevista nei prossimi quattro anni».

Borrelli: a breve modifica al Codice appalti
Dieci giorni è invece il tempo stimato per liberare il greto del torrente Polcevera, che scorre sotto il viadotto dell’A10, dalle macerie del ponte crollato alla vigilia di Ferragosto. Da rimuovere, in particolare gli ultimi blocchi sequestrati dalla magistratura. «Ci sono due tronconi del ponte che sono sotto sequestro, lì la magistratura dovrà dare le necessarie autorizzazioni - ha spiegato il capo del Dipartimento nazionale della Protezione Civile Angelo Borrelli - per scongiurare il rischio delle piogge autunnali, ma intanto gran parte dei detriti è già stata rimossa». Borrelli, a Genova per firmare l’ordinanza per l’impiego con procedure semplificate dei 30 milioni di euro per gli interventi urgenti deliberati dal Consiglio dei ministri, ha annunciato un imminente snellimento delle procedure per le emergenze. «A breve ci sarà una modifica al Codice degli Appalti. Ritengo doveroso e necessario che ci sia una legislazione per poter effettuare interventi emergenziali senza che debba arrivare il capo della Protezione civile a emanare un'ordinanza». La modifica auspicata da Borrelli dovrebbe consentire «l'avvio tempestivo dei lavori quando si verifica un'emergenza».

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