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Farmaci: countdown per il nuovo dg Aifa, vagliati 93 curricula

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Farmaci: countdown per il nuovo dg Aifa, vagliati 93 curricula

Scatta il conto alla rovescia per la nomina da parte della ministra della Salute Giulia Grillo del nuovo direttore generale dell'Agenzia italiana del farmaco. Il mandato dell'attuale dg Mario Melazzini, scade infatti domani 4 settembre e per scegliere il successore - una figura fondamentale per dare attuazione praticamente a qualsiasi decisione dell'Agenzia - sono stati vagliati ben 93 curricula, in risposta a un avviso pubblico emanato il 13 luglio scorso. Trasparenza, qualità e assenza di conflitti di interesse sono le parole d'ordine indicate dalla ministra per individuare il profilo giusto. Tra i requisiti: laurea specialistica e una qualificata e documentata competenza ed esperienza sia sul piano tecnico-scientifico nel settore dei farmaci, sia in materia gestionale e manageriale. E il ministero in questi giorni ha lavorato alacremente (e segretamente) per esaminare il piccolo esercito di candidati. Ma se anche il nome non dovesse arrivare domani (potrebbe essere svelato entro questa settimana o comunque il più rapidamente possibile), sarà in ogni caso fatta salva, come assicurato in una nota del ministero di fine agosto, “la piena continuità operativa, senza alcun pregiudizio per i pazienti”. Scatterebbe infatti una nomina pro tempore per gestire l'ordinaria amministrazione, che in questo caso potrebbe essere il dirigente più anziano, Renato Massimi.

GUARDA IL VIDEO - Scade il mandato Dg, rischio agenzia Aifa senza vertici

Le partite aperte
In ballo ci sono decisioni fondamentali sulla rimborsabilità delle cure innovative (tra le ultime arrivate le rivoluzionarie e costose terapie geniche Car-T contro i tumori, appena approvate dall'Ema), sulla nuova governance della spesa farmaceutica (30 miliardi di euro circa) da inserire nella manovra 2019 per trovare il giusto equilibrio tra sostenibilità economico finanziaria e competitività dell'industria farmaceutica. Sul nodo del payback pregresso 2013-15 e 2016, circa 2 miliardi in stand by che essendo oggetto di ricorsi al Tar da parte delle industrie non possono essere incassati dalle regioni. E più in generale sui medicinali e il loro impiego sicuro e appropriato in difesa della salute e della sostenibilità del Servizio sanitario nazionale.

Lavori in corso anche sulle commissioni consultive
La designazione del dg Aifa dipende direttamente dalla ministra, “sentita” la Conferenza Stato Regioni, che nella stessa occasione potrà esaminare anche le candidature degli esperti del Comitato prezzi e della Commissione consultiva tecnico-scientifica dell'Aifa stessa, indicati anche da Regioni e ministero dell'Economia. A restare in sospeso c'è infatti anche il ri¬¬¬nnovo di due fondamentali organismi dell'Agenzia, entrambi scaduti il 6 agosto scorso: la Commissione tecnico-scientifica e il Comitato prezzi e rimborso. Insomma se domani non arrivasse il nome del nuovo reggente, o di un suo “facente funzioni”, l'Aifa rischierebbe teoricamente la paralisi, dal momento che mancano vertici e commissioni tecniche. Ma si tratta di un'ipotesi per il momento del tutto astratta. E' infatti plausibile che le due partite saranno sbloccate contestualmente nei prossimi giorni.

Anche la Commissione consultiva tecnico-scientifica e il Comitato prezzi e rimborso sono nominati con decreto del ministro della Salute, e sono composti ciascuno da dieci membri di cui tre designati dal Ministro della salute, uno dei quali con funzioni di presidente, uno dal Mef e quattro dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, che li ha già indicati lo scorso 12 luglio. Sono componenti di diritto il direttore generale dell'Agenzia e il presidente dell'Istituto superiore di sanità. Per far parte delle due commissioni sono richieste professionalità ed esperienza almeno quinquennale rispettivamente nella valutazione dei farmaci e nel settore della metodologia di determinazione del prezzo dei medicinali, dell'economia sanitaria e di farmacoeconomia nonché dell'organizzazione sanitaria e diritto sanitario.

Insieme con il direttore, ministero e Regioni dovranno individuare anche un nuovo presidente – che però ha un ruolo meno strategico, non è soggetto a spoils system e può essere sostituito dal Cda - dal momento che Stefano Vella si è dimesso nei giorni scorsi in polemica con il governo sulla gestione degli immigrati della nave Diciotti.

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