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Israeli Innovation Center al via il 25 ottobre

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l’ANNUNCIO DI CHEMI PERES A CERNOBBIO

Israeli Innovation Center al via il 25 ottobre

La premiazione a Cernobbio: seconda edizione del premio The Peres Heritage Initiative
La premiazione a Cernobbio: seconda edizione del premio The Peres Heritage Initiative

CERNOBBIO – Simon Peres era ospite abituale del Forum di Cernobbio. Ci venne ben 24 volte, fino a poco prima della sua scomparsa (fu l'ultima sua visita all'estero), avvenuta due anni fa all'età di 93 anni. L'eredità dell'uomo politico israeliano e premio Nobel continua ad alleggiare sulle sponde del lago di Como attraverso “The Peres Heritage Initiative”, che, varata da The European House-Ambrosetti in collaborazione con il Peres Center for Peace and Innovation e con il patrocinio del ministero degli esteri israeliano, ha promosso un “social award” giunto quest'anno alla seconda edizione.

Un premio dedicato a giovani innovatori (inventori , ricercatori, fondatori di start-up o anche attivisti), sotto i 35 anni, che si distinguano per i risultati raggiunti in campi facenti parte del “credo” di Simon Peres: dalla promozione della pace alla green economy ; in ogni caso con un orizzonte di ricerca di miglioramento della società e del mondo.

Linventore che vuole cambiare il mondo del cibo

Inaugurazione
A premiare i tre nuovi vincitori è venuto Chemi Peres, figlio dell'ex presidente israeliano e personaggio molto noto nel mondo nell'innovazione, che ha anche annunciato per il prossimo 25 ottobre (nel 70esimo anniversario della fondazione dello Stato) l’inaugurazione ufficiale del nuovo Israeli Innovation Center presso il Peres Center for Peace and Innovation: accoglierà circa 200.000 visitatori l'anno, da studenti a Ceo a capi di Stato, alla Peace House disegnata da Massimiliano Fuksas. E intende essere ben più di una vetrina delle innovazioni su cui, dall'agricoltura avanzata alla lotta alle minacce informatiche, Israele è decisamente all'avanguardia. Preceduto da un welcoming Event la sera prima alla presenza del premier Benjamin Netanyahu - il Grand Opening del 25 ottobre prevede un Innovation Summit con interventi di numerosi leader internazionali nelle tecnologie, oltre alla presentazione di Israele come «Innovation Nation». «Ospiteremo vari ricercatori italiani – afferma Chemi Peres – Tra Italia e Israele sono forti le possibilità di ulteriori collaborazioni. E, come sottolinea Valerio De Molli, tra una decina d'anni ci sarà una sorta di comunità di esperti di tecnologie che Teha e Peres Heritage Initiative saranno orgogliosi di aver contribuito a generare».

Israeli Innovation Center

I vincitori
Quest'anno a Cernobbio i riconoscimenti sono andati a: Julian Melchiorri, italo-britannico, fondatore e Ceo di Arborea, che sta portando avanti un progetto visionario di “foglia artificiale” in grado di produrre ossigeno, con potenziali vaste implicazioni nella conversione di rifiuti ed elementi inquinanti in risorse sostenibili, oltre che eventualmente “trasformativo” per l'industria alimentare; Samantha Payne, co-fondatrice dalla start-up britannica Open Bionics, che promette di rivoluzionare il settore delle protesi attraverso una tecnologia 3D in grado di abbatterne i costi; Elad Walach, co-fondatore e Ceo dell'israeliana Aidoc, specializzata in soluzioni di intelligenza artificiale per la radiologia/diagnostica. «Giovani talenti che possono essere di i spirazione per altri - evidenzia Chemi Peres, venuto a Cernobbio anche a parlare di innovazione a un gruppo di giovani leader nel campo delle tecnologie. - Mio padre credeva davvero che i giovani imprenditori che creano nuove tecnologie in grado di apportare miglioramenti sociali possano davvero aiutare il mondo a cambiare in meglio». L'iniziativa prende in considerazione ogni anni 500 casi e progetti, che vengono selezionati fino a una rosa di 10 dalla quale l'advisory board di Teha sceglie i tre da premiare.

Grandi cambiamenti
«Viviamo una fase di grande cambiamento, in cui la potenza delle economie e la grandezza degli esseri umani sta passando dal riferimento alla terra e alle risorse naturali alla capacità di innovazione tecnologica, alla creazione di nuovi prodotti e servizi – osserva Chemi Peres – È l'avanzamento tecnologico che può ovviare alle limitazioni tradizionali delle risorse naturali. Con scienza e tecnologia si può estrarre molta più energia, più acqua pulita, produrre più cibo e fornire una migliore assistenza sanitaria e così via».

Non mancano i rischi. «C'è anche un problema di responsabilità. Il potere delle aziende tecnologiche sta aumentando in modo esponenziale. Non sono Stati o nazioni, ma diventano superpotenze, con un impatto enorme sulla nostra vita. Ruolo e responsabilità di chi guida questi colossi va ben oltre quella relativa alla loro azienda: stanno diventando non solo manager o ceo, ma leaders. Devono rendersi conto e assicurare che quello che fanno sia misurabile, in una assunzione di responsabilità su come impattano il mondo, l’ambiente, le persone, l’economia. Mio padre credeva che queste persone debbano capire che la responsabilità gravante sulle loro spalle è superiore: non basta raggiungere il successo dal punto di vista finanziario. E questo messaggio viene veicolato dalla Peres Heritage» .

Nuovi pericoli
«Sono ottimista per natura e per scelta – conclude - ma sono consapevole dei rischi che vediamo oggi. La cybersecurity anzitutto, è sempre più importante : si possono distruggere nazioni e generare conseguenze disastrose per milioni di persone interrompendo servizi e operazioni essenziali. Più del 50% delle persone nel mondo sono connesse a Internet e presto all'Internet delle cose: bene, ma i pericoli aumentano. Stiamo già riscontrando fenomeni come la creazione di fake news o alternative news; vediamo Paesi interferire negli affari interni o esterni di altre nazioni, influenzandone le elezioni. Se non si applicano valori morali, allora gli avanzamenti tecnologici possono diventare molto, molto pericolosi. E su questo mio padre aveva parlato. Così l’idea di base di Peres Heritage, nel portare avanti la sua legacy, è fare qualcosa di buono per il mondo attraverso la scienza e la tecnologia».

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