In corso da questa mattina perquisizioni da parte della Guardia di finanza di Genova negli uffici del Politecnico di Milano e del Centro elettrotecnico sperimentale italiano (Cesi), la società che nel 2016 realizzo lo studio sullo stato di conservazione del viadotto Morandi. È questo l’ultimo sviluppo dell’inchiesta della Procura di Genova sul crollo del viadotto autostradale che il 14 agosto scorso causò 43 vittime. Gli uomini delle Fiamme Gialle stanno acquisendo materiale cartaceo e informatico, ma anche le memorie informatiche dei telefonini e dei computer.
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Approfondimenti su mail del 14 agosto
Gli accertamenti disposti dalla Procura di Genova sono legati in particolare allo scambio di mail nella notte tra il 14 e
il 15 agosto tra il funzionario di Autostrade Enrico Valeri e la responsabile marketing Chiara Murano. Il dirigente chiedeva
l'invio dello studio che la società aveva realizzato nel 2016. Murano rispose aggiungendo che le cause della tragedia potevano
essere legate a «vizi del progetto originario». Oltre all'acquisizione delle comunicazioni con Aspi e la documentazione, gli
uomini della Guardia di Finanza potrebbero sentire varie persone come testimoni.
Conte: «Non abbiamo ancora identikit commissario ma garantirà risultato»
C’è attesa intanto sul nome del commissario speciale alla ricostruzione, al centro del decreto legge “Genova” varato dal Consiglio
dei ministri giovedì scorso ma ancora non individuato. Il decreto prevede che sia nominato entro 10 giorni dall'entrata in
vigore del provvedimento. «Non abbiamo ancora l'identikit preciso, ma ci interessa il risultato: colui che ci garantirà di
poter realizzare il ponte quanto prima», ha spiegato stamani il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, confermando l’impegno
preso con gli italiani a inaugurare il ponte «quanto prima e ”quanto prima” significa ”vorremo stupirvi”».
Toti: «Demolizione e ricostruzione Morandi in contemporanea»
Il Governatore della Liguria e commissario per l’emergenza Giovanni Toti è intanto tornato a criticare il provvedimento del
Governo. «L'inizio della ricostruzione del ponte Morandi deve avvenire in contemporanea alla demolizione, stiamo parlando
di tempi legati a settimane, non a mesi, non so quanto siano compatibili con l'impianto del decreto», ha spiegato alla vigilia
dell'incontro con il Governo previsto per domani a Roma. «Il decreto ha obiettivi forse più ambiziosi, ma certamente non così
veloci, ne discuteremo», ha aggiunto: «La demolizione deve partire appena la Procura dissequestrerà il ponte».
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