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Conte: avanti con tagli sprechi. Di Maio: mai più pensioni…

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lungo vertice a palazzo chigi

Conte: avanti con tagli sprechi. Di Maio: mai più pensioni sotto 780 euro

«Nel corso del vertice di oggi, che si è svolto lavorando in totale armonia, c'è stato un approfondimento delle principali componenti della manovra. In particolare, ci siamo soffermati sull’analisi degli sprechi da tagliare ai fini della riqualificazione della spesa pubblicae sulle possibilità di un rilancio della crescita attraverso i punti qualificanti del contratto di governo: flat tax, reddito di cittadinanza, superamento della legge Fornero e un quadro organico di tagli alle spese improduttive». Lo ha affermato il premier Giuseppe Conte al termine del lungo vertice (oltre tre ore) a Palazzo Chigi al quale hanno partecipato, tra gli altri,i due vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio e il ministro dell'Economia Giovanni Tria.

Di Maio: avanti con tagli e scelte coraggiose
«Le scelte sulla legge di bilancio devono essere coraggiose e devono esserlo nell'interesse dei cittadini. La mia posizione è ferma: vanno tagliati tutti gli
sprechi, tutti i rami secchi, così come devono essere recuperate quelle risorse che, ad oggi, vanno nella direzione sbagliata
. Gli italiani si aspettano tanto da noi e noi non li deluderemo perché saremo anche pronti a fare scelte coraggiose», gli h fatto eco il vicepremier Luigi Di Maio. «Bello e proficuo lavoro, per far crescere l'economia italiana (senza regali alla Renzi) rispettando gli impegni presi con tutti a partire da quelli con gli italiani, su tasse, pensioni reddito di cittadinanza e maggiori posti di lavoro» ha dichiarato invece l’altro vicepremier Matteo Salvini a margine del vertice serale sulla manovra in corso a Palazzo Chigi.

Di Maio, in vista del vertice serale aveva ribadito stamattina la distanza del Movimento dalla misura della “transazione-pace fiscale”, bandiera della Lega, che la vorrebbe simile al controverso condono tombale voluto dall’allora ministro dell'Economia Giulio Tremonti nel 2002. «Il M5S non è disponibile a votare nessun condono, quindi se stiamo parlando di pace fiscale, di saldo e stralcio, siamo d’accordo, se invece parliamo di condoni non siamo assolutamente d’accordo», ha sottolineato parlando a margine della sua visita al salone Micam in corso alla Fiera di Milano. «Non sto dicendo che la Lega voglia fare questo - ha precisato Di Maio - però, per quello che sono i nostri valori, deve essere ben chiaro che se ci sono persone che hanno annose questioni, contenziosi, pendenze con l’agenzia delle entrate e sono piccoli imprenditori, piccoli risparmiatori, padri e madri di famiglia, quelle persone hanno il diritto a dire basta una volta e per tutte»

GUARDA IL VIDEO - Lega e M5s cercano accordo su manovra e flat tax

Di Maio ribadisce: mai più pensioni sotto i 780 euro
«D’ora in poi non ci deve essere più nessun pensionato che prende meno di 780 euro al mese» ha detto inoltre Di Maio. «Ci sono – ha ricordato al termine di un incontro nella sede di Assolombarda – dei pensionati minimi che in questo momento prendono 400 euro di pensione. A quei pensionati minimi noi stiamo dicendo: tutti coloro che vivono sotto la soglia di povertà, 780 euro al mese, e prendono la pensione, devono avere almeno 780 euro al mese».

Da qui la domanda, rivolta indirettamente anche gli alleati di governo: «Qualcuno ha il coraggio di opporsi a questa cosa? Se lo prenda. Ma per quanto mi riguarda, è nel contratto di governo, si chiama pensione di cittadinanza». Quanto alle posizioni dell’esperto di area leghista Alberto Brambilla, che nelle scorse ore ha criticato l'ipotesi delle pensioni minime a 780 euro, Di Maio è stato netto: «Brambilla parla a titolo personale. La pensione di cittadinanza è nel contratto di governo e lo sappiamo sia noi che la Lega».

Sibilia: partiremo a gennaio con pensioni cittadinanza
«Partiremo a gennaio con le pensioni di cittadinanza. Andrà discussa la legge
finanziaria ma nel momento in cui verrà depositata si avrà la certezza che ci sono le risorse, perché le abbiamo trovate» ha confermato Carlo Sibilia, sottosegretario all’Interno. «Le questioni che pone Tria verranno sicuramente superate se sono ostative rispetto all’erogazione delle pensioni di cittadinanza. Per quanto riguarda il reddito di cittadinanza lo avremo a marzo 2019», ha concluso.

«In manovra taglieremo tutti gli sprechi»
Parlando delle priorità della manovra Di Maio ha citato «non solo il reddito di cittadinanza» ma anche «il taglio agli sprechi: questa deve essere una legge di bilancio che vede il governo con in mano un paio di forbici e che cominci a tagliare tutto quello che non serve».

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