Il segretario della Lega Matteo Salvini assicura che «finalmente dopo tante parole sia la manovra economica sia il decreto immigrazione-sicurezza la settimana prossima arrivano in Consiglio dei ministri e in Parlamento». E proprio in queste ore delicate, con il cantiere manovra che lentamente prende forma, il segretario federale del Carroccio, uno dei due azionisti di maggioranza dell’esecutivo giallo verde, manda un messaggio distensivo all’altra forza politica che sostiene l’esecutivo Conte. E lo fa in casa di Fratelli d’Italia, uno degli alleati con cui il Carroccio si è presentato alle elezioni del 4 marzo nella coalizione di centro destra. «Non c’è nessuna strategia del doppio forno: con Berlusconi parliamo solo di accordi locali», sottolinea il ministro dell’Interno, intervenuto ad Atreju, la manifestazione di FdI a Roma.
Alla manifestazione interviene anche Steve Bannon, l'ex consulente di Donald Trump, figura simbolo del sovranismo anti-Bruxelles. «Oggi l’Italia è il centro della politica mondiale. Salvini e Giorgia Meloni sono sovvertitori», afferma. Bannon ha convinto la Lega di Matteo Salvini ad aderire alla sua organizzazione “Movement”, in vista delle prossime europee. E Meloni annuncia che chiederà all’assemblea del partito di votare l’adesione al movimento.
Con Berlusconi candidati comuni ma solo per le regionali
«Per le Regioni - chiarisce Salvini - avremo candidati comuni come abbiamo sempre fatto. Vogliamo mandare a casa la sinistra
che ha fatto disastri in Abruzzo, in Basilicata, in Sardegna, a Firenze, a Bari». Alla domanda sulle modalità che saranno
seguite per la scelta dei candidati, il vicepremier risponde con ironia: «Con una cena a casa di Calenda». Quanto poi al ruolo
di Berlusconi, con cui di recente ha raggiunto un’intesa su Marcello Foa alla presidenza della Rai,«è uno dei tre, lo metto sullo stesso livello». Il fatto che Forza Italia allo stato attuale sia all’opposizione non è determinante,
secondo Salvini: «Parlo a livello locale».
La replica di Tajani (Fi): vuole la botte piena e la moglie ubriaca
Replica a distanza Antonio Tajani, vicepresidente di Forza Italia e presidente del Parlamento europeo: «Salvini vuole la botte
piena e la moglie ubriaca». Secondo Tajani, il matrimonio tra Lega e M5s sarà breve, e alla fine anche Salvini sarà portato
a dar vita a una coalizione di centrodestra.
Europee: nessuna intenzione di alzare la soglia di sbarramento
Il leader della Lega interviene su più temi. Uno di questi, è l’ipotesi di cambiare le regole per andare al voto. «L’ultima
delle miei intenzioni - spiega - è occuparmi di legge elettorale. E come Lega e come governo non c’è l’intenzione, per le
europee, di alzare la soglia di sbarramento per rompere le scatole a qualcuno. Tra l’altro - continua - c’è una sentenza pendente
che potrebbe far cadere qualsiasi tipo di soglia. E se ci sono le idee, non c’è soglia che tenga».
A maggio resurrezione dell’Europa dei popoli
Il responsabile del Viminale delinea poi la sua idea di Europa. «Io sto con l’Europa fondata sul diritto al lavoro, diritto
alla vita, sul diritto alla salute. Non l’Europa dei tecnocrati, dei banchieri, dei finanzieri, che ha portato insicurezza,
precarietà e povertà in un continente che merita di meglio. A maggio - aggiunge , riferendosi alle elezioni europee - ci sarà
la resurrezione dell’Europa dei popoli e sono ben contento di essere il protagonista di questo cambiamento».
Fisco: punto far pagare 15% ricavi a un milione di italiani
Per quanto riguarda le misure fiscali che potrebbero entrare nella manovra - la nota di aggiornamento al Def va presentata
entro il 27 settembre ed è propedeutica alla manovra vera e propria - «noi stiamo lavorando per far pagare almeno a un milione
di italiani il 15% sul loro fatturato - chiarisce Salvini -. Così come stiamo lavorando per mandare in pensione almeno 400mila
italiani e aprire 400mila posti di lavoro ai giovani. Non possiamo fare in cinque mesi quello che altri non hanno fatto in
5 anni». Domanda: ma è vero che sulla flat tax avete rinunciato e sulle aliquote Irpef non ci sarà niente? «Siamo al governo
per starci 5 anni - risponde il leader del Carroccio -. Se l’anno prossimo, come è mio obiettivo, pagheranno solo il 15% del
loro ricavato un milione, un milione e mezzo di italiani, sarebbe per me un’enorme soddisfazione».
Olimpiadi 2026: ci sarà proposta italiana
Un altro tema sono le Olimpiadi 2026. Sulla vicenda, odsserva il leghista, «a me piaceva l’idea di una olimpiade italiana,
di tutte le Alpi, che partisse in Piemonte e arrivasse in Veneto. Sarebbe stata una vetrina per tutto i mondo. Qualcuno ha
avuto paura: ha sbagliato. Io non vivo la politica con paura e non ho perso la speranza. Una proposta olimpica italiana ci
sarà. Farò di tutto perché queste olimpiadi italiane ci siano. E se il governo era disposta a fare la sua parte con tre, non
vedo perché non dovrebbe farlo con due sedi».
A Roma siamo gli ultimi arrivati in punta di piedi
Un passaggio dell’intervento di Salvini è sulla gestione della città che ospita la festa di Fratelli d’Italia: Roma. Sul sindaco
di Roma Virginia Raggi, dice il vicepremier, «la penso come la pensano tanti cittadini e tanti romani: dalla Raggi si aspettavano
molto di più». Ma a Roma siete in maggioranza o all’opposizione?, gli viene chiesto.«Siamo all’opposizione», rispondse il
leghista. Poi Salvini si corregge: «Ci siamo, siamo gli ultimi arrivati, diciamo così, in punta di piedi».
Dl sicurezza: in caso di dubbi di costituzionalità discuterò con la Consulta
Interpellato sui Dl immigrazione e sicurezza, che lunedì dovrebbe arrivare sul tavolo del Consiglio dei ministri, Salvini ricorda che «solo nell’ultimo periodo in 1.500, appena hanno avuto il foglietto che certificava che scappavano dalla
guerra, sono tornati in vacanza nel loro paese. Noi nel decreto inseriamo una misura per cui se torni nel tuo paese, il foglietto
te lo straccio. E se pesti un poliziotto e sei richiedente asilo, col decreto ti straccio la domanda». Sulle misure come reddito
di cittadinanza o immigrazione, osserva ancora, «ci saranno ricorsi. Io se devo darmi un criterio di scelta, prima vengono
i cittadini italiani. Se avessi tutto per tutti, lo darei, ma devo darmi delle priorità» e se interverrà la corte Costituzionale
«discuterò amabilmente con la Corte costituzionale».
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